In un Teatro Trianon gremito e caloroso gli Osanna, insieme a tanti ospiti, sono stati autori di una performance bellissima, che ha appassionato non poco gli spettatori accorsi.

Lo spettacolo è stato pensato benissimo, organizzato scrupolosamente anche per la realizzazione un DVD. La prima parte è dedicata alla Prog family, con i brani più classici del repertorio del gruppo e che attingono principalmente (ma non solo) da L'uomo e da Palepoli. Nella seconda, con un'orchestra d'archi sul palco, si passa all'esecuzione dell'album Preludio, tema, variazioni, canzona, colonna sonora del film Milano calibro 9, scritta in collaborazione con Luis Enriquez Bacalov. In effetti, tutto nasce dalle celebrazioni per il quarantennale di questo lavoro, che ha portato ad un concerto giapponese (sempre con orchestra) qualche tempo fa, che è stato poi immortalato su Rosso rock, disco uscito di recente e contenente anche due inediti, più una rivisitazione di Fiume.

altMa andiamo con ordine... Con i musicisti sul palco (tra cui anche una leggenda come David Jackson), vengono proiettate delle immagini su uno schermo alle loro spalle e si sentono le note e i suoni di apertura, tipicamente napoletani, di Palepoli. Ed ecco che dalle spalle del pubblico si cominciano a sentire invece i suoni di una banda e da lì entra un Lino Vairetti pazzariello moderno, agghindato di abiti sgargianti, con la faccia dipinta come sulla copertina di Rosso rock, che attraversa la platea e sale sul palcoscenica, dando il via alle danze. A volte in medley, a volte senza soluzione di continuità, si susseguono brani storici e non: Fuje a chistu paese a Mirror train, L'uomo, Vado verso una meta, Non sei vissuto mai, Oro caldo, Taka boom, Ce vulesse, citando anche Hendrix e i Led Zeppelin. Il gruppo è in forma, Vairetti e Jackson assicurano una presenza scenica e una tenuta del palco straordinarie, da vecchi marpioni e grandi artisti quali sono. Il nuovo chitarrista Pasquale Capobianco non fa rimpiangere il bravissimo Fabrizio Fedele, anche se subito all'inizio la rottura di una corda fa pensare che la serata non comincia proprio nel miglior segno...
Sale sul palco Sophya Baccini e regala una prova favolosa su 'a zingara, sempre un pezzo forte degli Osanna. E poi è il turno di Gianni Leone, sempre coreografico con un abito multicolore e una parrucca arancione! Inizia con qualche minuto completamente da solo alle tastiere, ripescando e riarrangiando da Ys e poi parte una sfrenata Everybody's gonna see you day. Il finale della prima parte è affidato alla Theme one resa celebre dai Van der Graaf Generator e, manco a dirlo, Jackson è assoluto mattatore!

Intervallo e consapevolezza piena da parte di tutti che stiamo assistendo ad uno show di qualità straordinaria...

Seconda parte e il palco comincia a farsi più affollato: l'orchestra d'archi è ora presente con i musicisti dipinti sul viso come i membri dell'Osanna. Ma prima viene trasmesso il video del brano Rosso rock, con apparizioni di Vairetti, vestito col saio e con il volto dipinto come nel video, in alcune zone del teatro. Parte poi l'Introduzione per l'esecuzione di Milano calibro 9. Purtroppo ci sono state fin da subito noie tecniche, con un fruscio fastidioso che si è sentito per troppo tempo, ma anche qui la performance (e la qualità musicale) è straordinaria. Come se non bastasse pare che addirittura si sia rotta anche una corda del basso! Giampiero Ingrassia dà una mano al gruppo, recitando alcuni brani mentre la musica scorre e duettando con Vairetti sulla sempre splendida There will be time.
E' poi il turno di Tito Schipa jr, che esegue un brano dalla sua nota opera rock Orfeo 9 e che presta la voce anche per Fiume. Pare siano in progetto sia una nuova performance teatrale dell'Orfeo sia una collaborazione tra l'artista e gli Osanna...
Si arriva al gran finale; il palco è sempre più pieno, con Elio Eco, Maurizio Capone e Antonella Morea e sempre più partonepeo e infatti si conclude con 'o culore 'e Napule. Rientrano anche gli ospiti della prima parte ed è un trionfo vero e proprio.
Nei saluti conclusivi Lino ha voluto rimarcare come, visto che alle prove nei giorni precedenti non c'era stato alcun problema tecnico, adesso deve credere alla "seccia"... Ma lo spettacolo è stato fantastico e si vede che tutti sono soddisfatti, artisti e pubblico.

Due parole sul progetto base, questo Rosso rock che è disco, ma anche... l'etichetta di un nuovo vino!!! La bellissima performance giapponese di Preludio, tema, variazioni, canzona rende giustizia ad un album forse un po' sottovalutato, sia nella discografia degli Osanna, che nel panorama italiano degli anni '70. La fusione rock-musica classica è perfetta, coinvolgente, non sfiora mai il kitsch e la pulizia del suono rende forse ancora più gradevole l'ascolto.
I due nuovi brani sono particolari. La title-track è molto d'atmosfera, con un lieve senso di malinconia e di inquietudine, con un tocco hammilliano non indifferente (non a caso c'è una ripresa di un suo brano) e magnificamente interpretata da Vairetti. 'o culore 'e Napule, rigorosamente in dialetto, attualizza certi discorsi di Palepoli e Suddance, elencando le bellezze e i grossi problemi della città su una musica vibrante, a tratti frenetica, calorosissima. E chissà che nel 2013, con il quarantennale di Palepoli, non ci siano nuove sorprese con degli Osanna che ancora una volta celebreranno la loro Napoli.

Per concludere... E' vero, è importantissimo parlare di nuove leve... Ed è vero che a volte certe reunion e certe vecchie glorie non è che facciano grandi figure. Ma quando si parla di Lino Vairetti, siamo di fronte ad un personaggio straordinario, pieno di idee, un artista sotto certi aspetti a 360° in possesso di un'energia e di una vitalità invidiabili anche dai più giovani. Un personaggio che in tanti anni di festival Afrakà ha portato a Napoli e provincia artisti dal nome pesante e di grande calibro ed emergenti di qualità. Un musicista che ha saputo rinnovare senza stravolgere un patrimonio di valore enorme, che "sente" Napoli come pochi e che può dire ancora tanto.
Grazie di tutto Lino, alla prossima!

Peppe

ottobre 2012

Ultimo aggiornamento (Giovedì 24 Gennaio 2013 21:15)