Un uomo è rinchiuso ed isolato da qualsiasi contatto umano da trent'anni. L'unico suo collegamento con il mondo esterno è tramite il 'sorvegliante' che gli fornisce i pasti.
D'improvviso, viene rilasciato: la voglia di scoprire cosa c'è oltre il proprio mondo, di scoprire cosa c'è in quell'altro mondo che lui pensa 'sotterraneo', è così forte da farlo correre via senza più badare a dove è ubicato il suo vecchio mondo di prigionia. Ma subterranea è appunto oltre la sua immaginazione: aerei, auto, rumore ovunque, gente ovunque, pareti di televisori nelle vetrine dei negozi.
A stento riesce a non impazzire.
Viene avvicinato da una setta religiosa, ma riesce a liberarsene e, magicamente, proprio quando ne aveva più bisogno, conosce una donna, l'unica che sembra comprenderlo.
Maya è dolce e amorevole, lo accoglie in casa sua ed è lei che gli dà un nome, un "attributo" che prima non gli era mai necessitato e che suona inaspettatamente gradito sulle sue labbra.
Poi, però, la ragazza scompare, e a lui sembra di essere, di colpo, tornato nella sua cella.
Durante la ricerca della ragazza si rende conto di essere seguito. La cosa lo sconvolge e capisce che Maya gli è stata portata via da 'loro'.
In un drammatico scontro con il suo inseguitore, prima di ferirlo a morte, riesce a sapere quello che gli sta succedendo: è vittima di un esperimento di uno scienziato, il cui nome è sinonimo di orrore, dottor Mockenrue.
Non più disorientato e pieno d'odio, ora sa cosa deve fare: uccidere lo scienziato! Ma, ancora, nella caccia alle informazioni su come raggiungere Mockenrue conosce altri soggetti i quali hanno un tatuaggio di uno strano simbolo sul braccio... lo stesso simbolo che ha tatuato anche lui sul suo braccio.
Dalle informazioni carpite al suo inseguitore e dalle poche notizie degli altri soggetti, il Nostro organizza una vera e propria spedizione di morte e riesce ad arrivare al dottore, nel suo vecchio 'carcere'.
Tuttavia, giunto davanti allo scienziato, comprende che non può uccidere ancora, che egli ormai è divenuto un pericolo per sé e per gli altri, sicché, sorprendentemente, gli chiede di rinchiuderlo di nuovo per tornare a sognare se stesso nel mondo di Subterranea.

La storia, in effetti, offre molti spunti di riflessione. Interessante è l'ambiguità continua nell'uso del termine "subterranea". Quello che poteva essere il nome della 'cella' in cui era rinchiuso il protagonista della storia, è invece riferito al mondo esterno. Quando viene, quindi, utilizzato il termine "subterranea", si pensa subito al sotterraneo ed alla prigione, per poi essere costretti a capovolgere il punto di vista: la vera prigione è il 'nostro' mondo.
Nicholls è senz'altro bravo in queste immagini, così come a sottolineare gli elementi caratterizzanti la società a cui apparteniamo in rapida successione: la scienza (si parla pur sempre di un 'esperimento'), la religione, l'insensibilità della gente e, non da ultimi, l'amore e l'odio.
Il ricorrente scontrarsi dei sogni del protagonista con la realtà dà la possibilità di guardare da una prospettiva che non è mai scontata. Esempio ne è il suo rifiuto nei confronti del nostro mondo: rifiuta di entrare nella nostra logica che è quella del sopraffare chi ti sta di fronte con tutti i mezzi possibili, compreso la morte.

Musicalmente, un buon disco new prog, forse troppo tirato per le lunghe per fare necessariamente un doppio, ma, in definitiva, un disco che non sfigura nella vasta produzione degli iQ.

Canzone per Canzone
(stralci di testi tradotti per comprendere l'evoluzione della storia brano dopo brano)


Parte Prima:

  • Overture (strumentale)
  • Fornitore (Provider)

 

Immerso nel buio e nel decadimento, mi viene proibito di dormire e sognare me stesso fuori di qui. Ma sei tu che stai dentro o io?

  • Subterranea

 

Immagini, il regno della TV, un'avvenente biondina... posso sopportare tutto questo? Tutto quello che tu sei? Non c'è senso in te, il caos regna in Subterranea.
Senza le mura che mi confortano, senza l'aiuto della chimica nelle mie vene, i miei sogni si sono rivolti contro di me. Sopra di me una fredda luce che sommerge tutto: quanto tempo ho perso, come posso saperlo? Posso sopportare tutto questo? Posso appartenere a tutte le cose che sei? Non c'è un senso, il caos regna in Subterranea.

  • Veglia attenta (Sleepless incidental)

 

Mi guardo intorno... i grossi grattacieli, come immensi canyon, la pioggia sferza la mia pelle. Suoni dovunque, e solo il tempo, ho solo il tempo. Intontito, cado e dormo per la prima volta, ma sono di nuovo cieco. Nella mia illusione cosa di tutto questo è vero? Ho bisogno solo di una veglia attenta, questo è ciò di cui più ho bisogno. Sto solo prendendo tempo.

  • Salvo dai fallimenti (Failsafe)

 

"Stai male? Troppo impaurito per parlare? Credi in queste mani, lascia che ti aiutino, noi capiamo, noi facciamo tutto per te, tu stai tra amici. Fidati di me e tutto quello che eri non sarai più".
Lasciami stare, io non appartengo a questo posto, non sono un tuo candidato da salvare.

  • Dici il mio nome (Speak my name)

 

Dove sono stato mi era impedito di parlare, ho avuto una fredda e brutale esistenza. Ora non sono più senza nome, mi sento come se fossi mio per la prima volta. Ci sono momenti in cui i ricordi ritornano, ma nel mio cuore non sono più lo stesso e sento me stesso connesso al mondo circostante. E tutto questo ogni volta che tu dici il mio nome.

  • Visione dal tunnel (Tunnel vision)

 

Lei se ne è andata e io sono morto di nuovo. Non so cosa fare, se restare o andare, come imprigionato in un confuso stato emozionale senza fine. Qualcosa è successo dentro e non posso spiegarlo, sono in un momento critico.

  • Coro infernale (Infernal chorus)

 

Lo sento, dalla polvere in cui sta, in questo coro infernale egli segue dove lo sto conducendo. Chi lo comanda? Chi lo controlla? Voglio una spiegazione, una parola definitiva a tutto questo. "Tu sei finalmente dove tu appartieni". Io sono il tuo angelo della morte, ti terrò in vita fino a che non mi darai quello che voglio. Dammi un nome, chi è il responsabile, di chi è la colpa?... "Mockenrue"...

  • Re degli inganni (King of fools)

 

Re degli inganni, ora ho una meta, ora mi sento involontariamente bene.

  • Il senso dell'equilibrio (The sense in sanity)

 

Cuore vuoto, sono io l'unico? Ci sono altri nati come me? Niente qui è totalmente compreso, niente è garantito. Può essere che non ho capito la sequenze degli eventi come avrei dovuto, non comprendo il giusto dallo sbagliato, il buono dal cattivo, non c'è nulla che possa fare, ho perso il senso dell'equilibrio, ho preso il cattivo dal buono.

  • Condizione personale (State of mine, strumentale)

 


Parte Seconda:

  • Abbattuto (Laid low, strumentale)
  • Colui che toglie il respiro (Breathtaker)

 

Ho vissuto appartenendo alla sola immaginazione, fatto di sangue e fuoco, in splendido isolamento; tutto quello che ho voluto, tutto quello che ho cercato... alla fine è una dolce vendetta e niente più. A fanculo colui che mi ha sorvegliato, prendere le pillole per dormire, le pillole per stare sveglio; prego che nessuno più mi toglierà il respiro. L'onestà è andata via, non c'è altra soluzione in questa mia condizione che fidarmi di questa compagnia incerta. Realizzo questa mia intenzione d'assassinio, e lui saprà che io ora so di lui. So che tu giaci con me quando dormo, ladro di respiro, per sognare i miei sogni. Va via dal mio cuore da subterraneo.

  • Capricorno (Capricorn)

 

Senza un movimento, non scoperto, io giaccio e aspetto, e non lascio segni in modo da dire che la tua vita ormai è mia.

  • L' altro lato (The other side, strumentale)
  • Terreno non solido (Unsolid ground)

 

Tutta la mia vita è stata governata e controllata da qualcuno. Tutto il tempo affamato di libertà. Senza un contatto o un nome, io, in ogni caso, ho aspettato. Forse è scritto nel destino. Per ogni mossa che ho cercato di fare mi sono trovato arenato. Alla fine mi ritrovo sempre su un terreno non solido.

  • Da qualche parte nel tempo (Somewhere in time)

 

Ho cercato altri come me, e ora sono qui vicino a me, allineati. Così tanti qui, con voci vuote continuano a ripetere: "Conducici attraverso questa terra, noi tutti sappiamo lo scopo e cosa stiamo lasciando".

  • Acque alte (High waters)

 

Viene l'inferno o le acque profonde, ma credici o non otterrai nulla.

  • Il margine stretto (The narrow margin)

 

Ancora diviso sul da fare, circondato dalle emozioni, nessuno qui si ricorda della pietà. Noi stiamo decidendo sulla linea di confine. Maya... non ho potuto farti mia perchè sentivo la tua pena più della mia. Ho provato e riprovato ma ora odio il mondo. Ancora una volta ho vissuto in silenzio, è dura ora ritrovare la violenza in me. Parlami Mockenrue, dovunque tu sei, ora non ti appartengo più. Mi dicevi prova a dormire, io verrò, ma ti sto ancora aspettando e dovunque tu sei mi appartieni. Dopo tutto l'amore che mi è stato negato sono vuoto come un deserto, non c'è nessuno per me, per il suo amore non posso più tornare indietro. Ognuno di noi sa quello che sta facendo, nessuno di noi è stato costretto. Le voci riempiono tutto l'androne ammuffito e il kerosene è stato incendiato. Pensando alle fiamme che s'innalzano, vedrò o potrò sognare Maya? Ma lui ci tiene dove voleva che noi fossimo, sotto controllo e in uno stretto margine ci ritroviamo faccia a faccia.
Ora qui è stato sempre abbastanza sicuro per tutti noi, ora dentro il fuoco affamato che ci vuole, ora finalmente libero il fuoco, ci domina tutti con la paura.
Non posso essere più lo stesso, troppe cose sono cambiate, il mondo reale è infido: ho trovato una pietra e non un diamante come pensavo. Non ho mai voluto questo, lasciami vivo e lasciami restare. Mi disse che ero più brillante della maggior parte di noi e ci ho creduto, ma io voglio stare da solo per sognare me stesso fuori dal buio e dal decadimento per provare a dimenticare.
Nessuno è entrato nella mente più di Maya. Ora voglio stare da solo come un uomo forte, poi posso capire e provare a ricordare da dove tu vieni.
Sorvegliante, sei tu che stai dentro o sono io?

Montag
Novembre 2002

Ultimo aggiornamento (Lunedì 14 Giugno 2010 13:14)