STEVE HACKETT IN CONCERTO

NAPOLI, 24 APRILE 2002

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Musica per palati fini a Napoli: dopo trenta anni Hackett è tornato a suonare al "Teatro Mediterraneo". Ma se nel 1972 Steve era il timido chitarrista di una giovane band di rock progressive (i Genesis) in cerca di notorietà in Italia, oggi Sir Hackett è un musicista maturo e versatile, che passa con disinvoltura da Vivaldi alla sua produzione solista, da Satie alle reminescenze genesisiane, senza disdegnare un pizzico di Bach ed un omaggio al cinema italiano ("Cinema Paradiso" di Tornatore). Il concerto, organizzato nell'ambito della rassegna "AfraKa" Rock Festival 2002, si è tenuto mercoledì 24 aprile ed ha visto l'ex chitarrista dei Genesis esibirsi in uno show acustico, accompagnato dal fratello John Hackett al flauto e da Roger King alle tastiere. Sul palco Steve non si è risparmiato: due ore di musica intervallate soltanto dalla presentazione dei pezzi (che Hackett si sforza spesso di fare in italiano).

Momenti di grande emozione sono stati vissuti quando in apertura di concerto l'acustica di Steve ha eseguito "Horizons", un vero e proprio evergreen. Grande entusiasmo anche per gli altri pezzi dell'epoca Genesis ("Hairless Heart", "Firth Of Fifth" e "Blood On The Rooftop") riarrangiati naturalmente in chiave unplugged. Poi Hackett, accontentati i nostalgici, dà spazio alla sua produzione solista vecchia e nuova (strepitosa "Hand Of The Priestess" con l'accompagnamento al flauto del fratello John) e chiude il concerto con una bizzarra versione acustica di "Ace Of Wands", il brano di apertura del suo primo disco "Voyage Of The Acolyte". Il pubblico applaude felice e torna a casa soddisfatto, anche perché Steve, al termine dell'esibizione, si concede ai fans che si accalcano fuori il camerino, accettando di sottoporsi ad una lunga serie di foto ed autografi prima di ripartire alla volta di Foligno, dove è prevista la prossima tappa del suo tour italiano.

Testo: Giovanni De Liso
Foto: Giuseppe Di Meo