Brani:
1-Mr. Why; 2-Then it Goes Away; 3-Unquiet; 4-The Flying Gianpy; 5-Goliath; 6-Impenetrable Oak Bark
Formazione:
Tonino Politanò: electric and acoustic guitar; Gianpaolo Saracino: violin; Marco Pallotti: drums; Luca Marconi: vocals; Alessandro Patierno: bass guitar, classical guitar, acoustic guitar, piano, mandolin, vocoder, percussions, drops, backing vocals; Davide Cirone: Hammond organ, electric pianos, Mellotron, Minimoog, Korg synthesizer.
Support musicians:
Pierluigi Pensabene: soprano sax; Edoardo Capparucci: tenor & contralto sax; Fabio Angelo Colajanni: flute; Francesco Marsigliese: trumpet, sordina; Daniele Bicego: uilleann pipes; Davide Eusebi: percussions, vibes; Sanjay Kansa Banik: tabla; Esharef Alì Mhagag: backing vocals; Awa Koundoul: backing vocals; Chiara Calderale: backing vocals; Ben Slavin: voice on "Mr. Why"; Rodolfo Demontis: orchestral parts; Daisy: dog's steps on "Then it goes away"
2016, Fading Records

I romani Macroscream, dopo l’esordio Sysyphus, pubblicano il loro secondo lavoro intitolato semplicemente Macroscream. Il primo disco aveva evidenziato delle ottime potenzialita’ in cui rifulgeva la figura del polistrumentista Alessandro Patierno che, nell’occasione, si prendeva carico anche delle parti vocali. Proprio la voce, problema “storico” del prog italiano, era forse il punto debole di quello che altrimenti era un buon disco in cui era evidente una buona coesione di base. In questo nuovo Macroscream la voce principale e’ quella del bravo Luca Marconi, affiancato sempre da Alessandro Patierno a vari strumenti (chitarre, piano, basso, mandolino, percussioni), da Giampaolo Saracino al violino, il cui inconfondibile tocco dona un’atmofera particolare che puo’ ricordare la PFM, da Tonino Politano alla chitarra acustica e elettrica, da Davide Cirone alle tastiere e Maro Pallotti alla batteria. La caratteristica principale dei Macroscream e’ quella di creare un sound all’insegna della contaminazione piu’ sfrenata e creativa: nella loro musica si possono ravvisare alcune influenze come nell’iniziale Mr. Why dove ci sento gli Area di Arbeit Macht Frei nelle parti di violino. La loro forza è in ogni ca so quella di avere un approccio fresco e originale. Un altro gruppo che mi viene in mente sono i Gentle Giant, maestri del contrappunto, dei tempi dispari e delle partiture complesse. Nell’inizio di Then It Goes Away i Macroscream si muovono poi in territori jazz-rock e zeuhl questo a dimostrazione di un eclettismo senza freni che li porta a lambire le ambientazioni piu’ disparate. L’interplay fra i musicisti e’ poi praticamente perfetto e ha raggiunti una una corposita’ e una maturità davvero sorprendenti. Sostanzialmente ci troviamo di fronte a un’ottima prova che consiglio caldamente a chi ama il cross-over e la varieta’ stilistica.

Cosmic Courier
febbraio 2017

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 12 Aprile 2017 11:12)