Brani:
1-Morning song; 2-Coming back to life; 3-The eye of the storm; 4-It struck me every day; 5-Crossing the bar; 6-When night is almost done
Formazione:
Simona Angioloni: vocals; Roberto Vigo: keyboards; Fabio Venturini: lead guitar; Carlo Barreca: flute; Fabio Zuffanti: acoustic and electric guitars, bass, dulcimer; Pierpaolo Tondo: drums
Prodotto da: Fabio Zuffanti & Robbo Vigo
Anno: 2005, Mellow Records - Durata: 51:31

Stavolta partiamo dalla fine… Eh, già; perché la traccia conclusiva di questo cd, intitolata When night is almost done e della durata di quasi diciassette minuti, è una delle composizioni più affascinanti ed emozionanti di prog romantico che mi sia capitato di ascoltare negli ultimi anni. Al suono dolce del piano e di una languida chitarra elettrica e su ritmiche mai sopra le righe, le note si susseguono calde e coinvolgenti, affiorano sensazioni malinconiche e soavi allo stesso tempo e l'armonioso cantato femminile, con tanto di esibizioni in vocalese, fa il resto. Entusiasmante è dir poco. La seduzione emanata da questo toccante gioiello musicale è difficile da descrivere e lascerà incantati non pochi amanti del progressive. Ma, come dicevo, questa è solo la fine. L'inizio di questa storia è un Fabio Zuffanti che cambia ancora una volta faccia. Un musicista che si circonda nuovamente di colleghi che possano aiutarlo nell'ennesimo progetto che gli porti ulteriori riconoscimenti nell'ambiente del progressive rock. Per l'occasione, i compagni di avventura rispondono ai nomi di Simona Angioloni (voce), Roberto Vigo (tastiere), Fabio Venturini (chitarra), Carlo Barreca (flauto) e Pierpaolo Tondo (batteria). Il sestetto così formato, col nome di Aries, esordisce con un album omonimo di notevole spessore artistico. Detto di When night is almost done, possiamo ora osservare che le altre tracce presenti, pur non all'altezza di questa, vanno a modellare un lavoro molto buono, in cui il progressive romantico si unisce al folk-rock e a reminiscenze di musica classica in un connubio sognante che vede i punti di riferimento fondamentali nei meravigliosi Renaissance o, per rimanere in ambiti più moderni, negli Iona e nei Karnataka. Contatti si possono intravedere anche col new-prog raffinato dei polacchi Quidam. Tutto è amalgamato alla perfezione: pur puntando sul lato più emozionale, non si perde in ricercatezza e i momenti profondi ed appassionanti sono continui, siano essi un passaggio strumentale carico di magia, un acuto vocale più intenso, un assolo di chitarra hackettiana, un vellutato suono di flauto o un'atmosfera particolarmente commovente. Insomma, dovreste aver capito a cosa puntano gli Aries, visto che ho citato artisti che hanno in comune, oltre una splendida ugola femminile, anche un'anima molto poetica e calorosa e le frecce da Cupido lanciate in quest'occasione vanno in una direzione precisa e non sbagliano il bersaglio.

Peppe
Maggio 2005