alt Brani:
1-Il Lamento Dei Gabbiani; 2-La Nave; 3-La Profezia; 4-Onda Di Fuoco Pt. I; 5-Onda Di Fuoco Pt..II; 6-La Nemica Dei Ricordi; 7-Il Delfino Bianco; 8-La Stiva; 9-L'Approdo.
Formazione:

Stefano Melani: Hammond, Leslie GRS, Arp Odissey, Piano, Mellotron, Wurlitzer; Raffaele Ponticiello: Guitar Gibson, Yamaha, Ampli Marshall; Vincenzo Ponticiello: Bass Guitar; Mauro Sarti: Drums, Flute, Gong; Matteo Biancalani: Sax; Ugo Ponticiello: Lead Vocals
With:
Elisa Montaldo (Il Tempio delle Clessidre): Vocals on "Il Delfino Bianco"
Stefano Corsi (Whisky Trail): Celtic Harp and Harmonica on "L'Approdo"

2015, Black Widow

Ritornano dalle nebbie di tempi mitici gli Spettri, uno dei tanti gruppi che facevano parte della scena prog italiana oscura degli anni ’70. La Black Widow, meritoria etichetta genovese sempre molto attenta a disseppellire le pepite nascoste della galassia underground italiana dell’epoca, ha reso disponibile nel 2011 il leggendario album d’esordio degli Spettri che all’epoca non fu pubblicato. Si trattava di un disco caratterizzato da sonorità abrasive e pesanti in cui emergeva chiaramente l’influenza di gruppi come Black Sabbath, Led Zeppelin ma anche di giganti del prog come i King Crimson e gli Emerson Lake & Palmer. Ora la Black Widow ci regala la nuova fatica del gruppo fiorentino intitolato in modo ambizioso 2973 – MMCMLXXIII – La nemica dei ricordi, un disco che potrebbe essere uscito tranquillamente nel 1973. Sembra che il tempo non sia mai trascorso e che gli Spettri abbiano voluto collegare la macchina del tempo per fare un viaggio a ritroso fino al 1972, anno in cui registrano il primo album. Il concept di“Spettri era incentrato su un uomo alle prese con le brutture del mondo e i disagi della civiltà che cercava delle risposte nella rivoluzione sociale. La vicenda qui narrata si ricollega idealmente a quella precedente anche se, in questo caso, il protagonista intraprende una sorta di viaggio metafisico alla ricerca di sé stesso. La strumentazione usata (Hammond, Leslie e chitarre) è la stessa degli anni ’70 e il gruppo dei fratelli Ponticiello ha voluto addirittura registrare con le medesima tecnologia disponibile nel 1973! 2973 – MMCMLXXIII – La nemica dei ricordi mantiene così tutta la spontaneità e la freschezza di quel periodo leggendario. Sepolcrali riff sabbathiani caratterizzano l’iniziale e tirata Il lamento dei gabbiani. Nella successiva La nave le ambientazioni tendono molto verso il prog, con il pianoforte e il sax in evidenza che mi hanno fatto pensare ai King Crimson. In Onda di fuoco l’inizio è in puro stile Emerson, Lake & Palmer mentre la parte centrale è molto atmosferica e ricca di pathos. Anche l’incipit di La nemica dei ricordi è ancora in puro stile Re Cremisi. In Il delfino bianco troviamo ospite Elisa Montaldo del Tempio delle Clessidre alla voce in una traccia fiabesca e delicata. La conclusiva L’approdo è sicuramente uno dei vertici dell’album. Troviamo qui come ospite Stefano Corsi dei grandi Whisky Trail all’arpa celtica: si conclude così il viaggio del protagonista su un’isola mitica e il tutto assume una dimensione fantasy e mitologica. Onore alla Black Widow per averci regalato gli Spettri!

Cosmic Courier
Ottobre 2016

Ultimo aggiornamento (Sabato 12 Novembre 2016 11:36)