alt Brani:
1-Las Gargolas; 2-La persecucion de la nave errante; 3-Mujer-Medusa; 4-Las hadas negras; 5-Las runas; 6-Tema para los campos exhaustos; 7-Las masas de agua; 8-El hombre con Navidad en sus labios; 9-ajr; 10-Pasaje a la ciudad occulta con runas-alpina; 11-Utensilios y artilugios.
Formazione:
Aldo Pinelli: voce, basso, chitarre acustiche e elettriche, tastiere; Roberto Sambrizzi: batteria e percussioni.
Con la partecipazione di
Elizabeth Minervini: pino e organo (1); Gonzalo Albarracin: chitarra (8 e 10).
2014, Lizard - durata totale: 59:34

Nuovo capitolo per gli Habitat, creatura argentina del polistrumentista, cantante e compositore Aldo Pinelli, già da diversi anni ben supportata dalla nostra Lizard. Accompagnato da Roberto Sambrizzi alla batteria e alle percussioni e coadiuvato dagli ospiti Elizabeth Minervini e Gonzalo Albarracin, Pinelli ci ripropone una formula consolidata, con un prog intriso di romanticismo e dall'animo caldo, con il quale non nasconde le sue origini latine. Le cose vengono messe immediatamente in chiaro dalla prima traccia, intitolata La Gargolas: apertura affidata a un organo che crea subito un'atmosfera solenne, un po' ecclesiastica, un po' à la Watcher of the skies; poi via con un rock sinfonico di qualità, con la chitarra elettrica che si ritaglia buoni spazi e le linee melodiche vocali (con cantato in madrelingua) che ben si amalgamano con la musica. Si prosegue su questa scia, tra Genesis e Sud America, per tutto il disco, che sfiora l'ora di durata. Qualche momento particolarmente valido spicca più degli altri, come La persecution de la nave errante, Las hadas negras, Tema para los campos exhaustos, Pasaje a la ciudad occulta con runas-alpina e la title-track, tutti caratterizzati da combinazioni strumentali conturbanti e di squisita fattura, ma la qualità media si mantiene abbastanza buona. Da segnalare anche la presenza di un pezzo di circa quattro minuti per sola batteria e intitolato ajr. Chi ha seguito con piacere gli Habitat negli anni scorsi può andare sul sicuro anche con questo nuovo album; se invece la recensione vi ha in qualche modo incuriosito non esitiamo a dire che si tratta di un lavoro con cui si può partire per entrare nel mondo musicale della creatura di Pinelli, che va avanti dal 1997.

Peppe
novembre 2015

Ultimo aggiornamento (Venerdì 08 Luglio 2016 10:54)