alt Brani:
1-Amore di vinile; 2-Ferrovia; 3-Ottobre; 4-E' già da un po' che cadono le foglie; 5-Fermo; 6-Psiche; 7-Carnale; 8-Anomalie.
Formazione:
Sara Aliani: canto, cori e basso elettrico; Michele Montanari: batteria, percussioni, tromba e cori; Andrea Poggi: chitarra semiacustica, organo Farfisa, voce in 4 e 7; Marco Libé: chitarra elettrica e chitarra acustica; Cristian Piga: sax contralto e sax tenore; Alessandro Austoni: chitarra semiacustica in 1.
2014, Lizard - durata totale 35:41

Giunti al terzo album i Lagartija proseguono un discorso musicale personale che si fa apprezzare per il suo andare sui generis. Continuando un percorso caratterizzato da tinte tenui e un po' malinconiche, in Amore di vinile puntano sulla forma canzone, attraverso otto pezzi concisi, ma ricchi di spunti intriganti. Potremmo descrivere la loro nuova proposta come un cantautorato che si lega ad atmosfere canterburiane che profumano dei Caravan più leggeri e a soluzioni melodiche che tengono conto degl iinsegnamenti dei Portishead (e con qualche divagazione jazzistica qua e là). Nell'andamento indolente in cui si muovono i brani spicca in particolar modo la voce di Sara Aliani, perfetta in questo contesto fatto più di suggestioni che di tecnica. Evitando ampie dilatazioni strumentali, tempi composti e chilometrici assoli, infatti, i musicisti preferiscono predisporre tessiture snelle e tese a creare un'empatia immediata con l'ascoltatore, merito di questo sound sognante, che avanza mescolando timbri acustici ed elettrici, ben lontano da certe espressioni tese alla spettacolarità di certo prog. Un po', tanto per fare un paragone che ci spinge sempre verso il nostro amato genere, come sotto certi aspetti facevano Pink Floyd e Robert Wyatt, anche se i Lagartija prefersicono comunicarlo in modo diverso.

Peppe
maggio 2016

Ultimo aggiornamento (Venerdì 08 Luglio 2016 10:50)