alt Brani:
disc one
1-Throwing words; 2-Stepping in; 3-For once and never; 4-One has to be; 5-Lain parantina.

disc two
1-This spirit; 2-Kemarau; 3-Disapih; 4-5, 6.
Formazione:
Riza Arshad: Fender Rhodes electric piano; Tohpati: electric guitar; Rudy Zulkarnaen: bass guitar; Endang Ramdan: Sundanese kendang percussion; Erlan Suwardana: Sundanese kendang percussion; Cucu Kurnia: assorted metal percussion
with special guest
Beledo: guitar (track 4, disc 2)
2015, Moonjune Records - durata totale disc 1: 58:49 - durata totale disc 2: 52:42

Grazie alla lodevole inziativa del sempre encomiabile Leonardo Pavkovic, boss della Moonjune Records, gli indonesiani SimakDialog nel 2013 hanno potuto intraprendere un breve tour che ha toccato diverse cittadine della costa orientale delgi Stati Uniti. La band si è presentata sui palcoscenici americani con una "base" elettrica formata dal leader Riza Arshad impegnato al piano Fender Rhodes, dallo straordinario chitarrista Tohpati e da Rudy Zulkarnaen al basso e da una sezione percussiva che ha visto impegnati Endang Ramdan, Erlan Suwardana e Cucu Kurnia con strumenti esotici (niente batteria!).
Il concerto tenuto all'Orion di Baltimora il 7 settembre è stato registrato e vede ora la pubblicazione in un doppio cd che ci permette di assaporare le grandi qualità di questo gruppo. Manco a dirlo, infatti, la performance di Arshad e compagni è di grandissimo spessore e le esecuzioni dei musicisti lasciano spesso e volentieri senza fiato. Impegnati in un jazz-rock che a volte sconfina nella fusion, i SimakDialog si lanciano infatti in lunghe e articolate composizioni attraverso le quali mostrano un enorme talento ed una forte coesione. I voli solistici di piano e chitarra vengono ben supportati dalla particolare sezione ritmica, sempre presente con trame fitte e suoni percussivi anche metallici e che diventano elementi essenziali nel caratterizzare il sound della band. Ad Arshad e Tohpati il compito di lanciarsi in fughe avvincenti, tra improvvisazioni e dialoghi mozzafiati, spingendo il sound verso lidi battuti in passato da Weather Report, Terje Rypdal e Allan Holdsworth, con qualche spunto canterburiano qua e là e inevitabili accostamenti al Davis elettrico, ma soprattutto con tanta, tantissima farina del proprio sacco. Prolungati solos, interscambi mozzafiato, trame raffinate, stacchi di momentanea calma e melodia, improvvise ripartenze e virtuosismi mai fini a se stessi denotano qualità fuori dal comune ed una voglia continua di stupire.
Insomma, siamo davvero su livelli altissimi: Oriente e Occidente sembrano più vicini con la musica dei SimakDialog, capaci al contempo di proporre con personalità profumi della loro terra mischiandoli al meglio con la vivacità del jazz-rock e delle sue contaminazioni e riuscendo a sprigionare calore ed energia anche in una proposta non esattamente accessibile con immediatezza.

Peppe
settembre 2015

Ultimo aggiornamento (Giovedì 07 Luglio 2016 12:50)