alt Brani:

1-Mars Saffron; 2-Restless mountain; 3-The way to Etretat; 4-A conversation we had; 5-A thousand faces; 6-Voltaic; 7-Summer night's story; 8-Koromo's tale; 9-Proof of light.
Formazione:
Mark Wingfield: guitar; Yaron Stavi: bass; Asaf Sirkis: drums.
Prodotto da Mark Wingfield.
2015, Moonjune Records - durata totale: 53:15

In un catalogo come quello della Moonjune Records, ricco di grandi chitarristi, tra mostri sacri come Allan Holdsworth e Phil Miller ed artisti che abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare molto bene come Dusan Jevtovic, Jake Herzog e gli indonesiani Tohpati e Dewa Budjana, possiamo dire sicuramente che Mark Wingfield è in buonissima compagnia. L'axe-man britannico, con Proof of light (sua sesta prova discografica), si presenta per l'occasione con un trio di tutto rispetto, insieme al bassista Yaron Stavi e al batterista Asaf Sirkis (se i nomi non vi dicono niente fate pure una ricerca in rete per vedere con quanti e quali grandi personaggi hanno collaborato) e sforna un album di indubbio valore. Come spesso accade nei lavori proposti dall'etichetta statunitense del boss Leondardo Pavkovic, anche in questo caso i confini tra jazz e progressive si fanno davvero labili e le molteplici influenze che si possono riscontrare durante l'ascolto vengono comunque indirizzate verso una strada sonora personale. Proponendo alla base un jazz d'avanguardia e d'atmosfera un po' à la ECM, Wingfield non disdegna incursioni verso squarci più marcatamente fusion, o verso quel jazz-rock progressivo che potrebbe rievocare Brand X e artisti dell'ambito canterburiano. Tanta tecnica, tanta tecnologia che permette timbri limpidissimi, ma anche un enorme carico di feeling sgorgano dalle nove tracce strumentali di un cd davvero molto bello e che mostra un percorso convincente per chi oggigiorno spinge verso le molteplici invenzioni di una chitarra elettrica assoluta protagonista.

Peppe
maggio 2016

Ultimo aggiornamento (Giovedì 07 Luglio 2016 12:42)