alt Brani:
1-Saniscara; 2-Desember; 3-Jayaprana; 4-Ruang dialisis; 5-Just kidung; 6-Payogan rain.
Formazione:
Dewa Budjana: electric & acoustic guitars; Joe Locke: vibraphone; Antonio Sanchez: drums; Ben Williams: upright bass.
Plus special guest Indra Lesmana: piano, melodica on 4, 5, 6.
Vocals on 4 by Jro Ktut.
Produced by Dewa Budjana

2015, Moonjune Records - durata totale: 52:39

Continua in ascesa la carriera del chitarrista indonesiano Dewa Budjana, che con questa nuova uscita mostra ancora una volta non solo di essere artista prolifico, ma anche di saper toccare livelli qualitativi indubbiamente elevati.

In Hasta Karma si circonda nuovamente di musicisti di grandissimo spessore e così troviamo al suo fianco Joe Locke al vibrafono, Antonio Sanchez alla batteria e Ben Williams al basso. L'influenza di Pat Metheny si avverte anche in questa occasione (e non dimentichiamo che la sezione ritmica di questo album è la stessa del suo Unity Group), ma il tutto viene indirizzato verso un percorso sonoro multicolore, tra arrangiamenti raffinatissimi, parti solistiche che denotano talento e brillantezza, spunti melodici di classe e tanto altro. Su ritmi vertiginosi e pronti a continui mutamenti, Budjana fa volare le note con maestria; si avvertono doti fuori dal comune, ma non è una mera esibizione di perfezionismo esecutivo, perchè qui ci sono calore, passione, tantissimo feeling. E quando lascia le redini in mano a Joe Locke o all'ospite Indra Lesmana, il suono del vibrafono, quello del pianoforte e della melodica donano ulteriori qualità cromatiche alla musica.
Insomma, all'indiscutibile perizia tecnica della band si abbina a meraviglia la capacità di incantare puntando anche al cuore, con sonorità e timbri ben ricercati e con questo jazz-rock progressivo che parte da Metheny e arriva a toccare i sapori orientali dell'Indonesia, che in qualche occasione può far venire in mente il Maestro Frank Zappa e che conferma tutto quanto di buono si è già detto di un artista che sforna lavori di grande bellezza con periodicità e falicità disarmanti.

Siamo quindi di fronta ad un altro bellissimo album di fusion moderna e ben lontana dal manierismo, complici la forte personalità di Budjana e quelle intuizioni sonore particolari che danno un ulteriore tocco esotico alla musica. Ma aspettiamoci ancora grandi cose: infaticabile com'è, il chitarrista è già al lavoro su un nuovo disco con altre collaborazioni a dir poco stellari, visto che impegnati con lui troveremo vere e proprie leggende quali Jack DeJohnette, Gary Husband e Tony Levin.

Peppe
luglio 2015

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 23 Settembre 2015 09:28)