alt Brani:
1-Nesia al notturno congresso delle streghe; 2-Lo sguardo di Emily; 3-La porta nel buio.
Formazione:

Gianluca De Rossi: keyboards, flute & vocals; Roberto Vitelli: bass, electric guitar & bass pedals synthesizer; Francesco Pandico: drums & percussions.

Produced by Taproban

2013, Musea - durata totale: 42:48

Dopo sei anni di silenzio e con una line-up rivoluzionata tornano a far parlare di sè i Taproban. E lo fanno con un nuovo album che mostra in pieno la leadership di Gianluca De Rossi, unico reduce della formazione che aveva realizzato i primi tre album. Libero da qualsiasi freno, Gianluca fa volare le sue tastiere in ogni dove e costruisce delle composizioni di ampio respiro che recuperano in pieno gli insegnamenti di Keith Emerson. Aperta da arpeggi di chitarra e dal pianoforte minaccioso, dopo due minuti Nesia al notturno congresso delle streghe ci fa subito capire la direzione intrapresa dai Taproban: è infatti un rock sinfonico altisonante e keyboards-oriented quello proposto, con dinamiche ben calibrate, cambi di tempo, venature dark e forti influenze classicheggianti. Tensione elevata e l'ombra non solo di Emerson, ma anche di Tony Banks (nella parte centrale il richiamo a Cinema Show è forte) e di Claudio Simonetti, sempre pronte a fare capolino in questa traccia che si dipana per oltre quindici minuti e mezzo strumentali, ma che sembra passare in un attimo. Inizio alla grande bissato da un altro pezzo strumentale di ottima qualità, Lo sguardo di Emily, che segue la scia dell'opener con le abilissime scorribande di De Rossi, impegnato nell'occasione anche con suadenti rifiniture di flauto. Conclusione affidata ad una suite di quasi diciannove minuti, La porta nel buio, che mantiene inalterata una formula vincente e solidifica l'omogeneità dell'album. In realtà qui troviamo l'unico difetto del disco, rappresentato dalle parti vocali (sempre De Rossi protagonista). Certo, stiamo parlando di meno di due minuti, ma a questo punto perchè non sfornare un lavoro interamente strumentale che poteva essere completamente esente da critiche? Il giudizio finale resta comunque estremamente positivo ed è facile immaginare che gli amanti del prog incentrato sulle tastiere gradiranno davvero tanto l'ascolto di Strigma.

Peppe
giugno 2014

Ultimo aggiornamento (Lunedì 18 Maggio 2015 11:10)