Sin dalla splendida copertina, proiettate l'ascoltatore in un mondo ormai perduto di re, giullari, unicorni, elfi, fate e streghe. Come è nata l’idea concettuale alla base de “L’antico regno”?

Roby: L’idea compositiva è nata da me. Volevo descrivere un viaggio immaginario in un’altra dimensione, dove si potessero rivivere i sogni. Personaggi ed eventi non hanno età; potrebbero rappresentare anche il nostro mondo di oggi, con i suoi vari aspetti negativi, positivi e le difficoltà degli esseri umani nel trovare pace o nel realizzare la propria vita. Ascoltando il concept ognuno può riconoscere alcuni elementi comuni all’umanità: potere, lotta, follia, dolcezza, bellezza, spiritualità, amore, cattiveria, fantasia, orrore…

Quali sono le vostre principali fonti per i testi e la musica?

Tiziana: Nessuna fonte precisa… non ho riferimenti standard, ogni brano è una storia a sé e scaturisce dall’emozione del momento. C’è un sottile filo mente-cuore che pian piano dà forma al verso, al suono, allo svolgimento e al risultato finale. Con senso e non-sense a volte… ma così è divertente, fa parte del gioco! Di solito, per quel che mi riguarda, testi e note nascono in sinergia, in simbiosi, dove ambo le parti sono indispensabili l’uno all’altra. Una bella storia d’amore!

Ho apprezzato tutte le canzoni de L'Antico regno, ma vorrei qualche vostro commento sullo splendido trittico posto quasi in conclusione del disco, Unicorno lucente, Tornano le fate e Le tre streghe, fate, aliene.  Hanno un significato particolare per la storia raccontata?

Tiziana: Intanto grazie per l’apprezzamento! L’unicorno, creatura leggendaria, incarna molti elementi: purezza, castità, spiritualità, elevazione e libertà. In poche parole rappresenta la saggezza atta a salvare l’uomo e la sua anima. Questa importante figura proteggerà il Regno da eventi nefasti quali battaglie, morti, disperazioni, illuminando dall’alto ogni cosa, ogni situazione. Le fate, simboli fantasy, mantengono integro il sogno umano e la parte infantile che c’è in ognuno di noi. Donano leggerezza e sottraggono drammaticità alla storia del Goblin, sprigionando pace interiore e sviando la mente dalle brutture e dagli orrori di guerre e violenze Le Tre (Streghe Fate Aliene) rappresentano tre elementi femminili perennemente in contraddizione: il bene, il male e l’ignoto.
Aggiungerei la perfidia, la bontà e la ricerca di una dimensione cosmica futura in estensioni parallele, magari intergalattiche e comunque sconosciute.

Come mai la scelta dell'italiano per quasi tutti i testi dell'album?

Tiziana: Ci è stato fatto intendere - tra le righe - che una certa riconoscibilità “nazionale” poteva funzionare. Personalmente non mi è dispiaciuto alimentare la produzione di un buon Rock nostrano. Conoscendo altre lingue ci ho giocato un po’, utilizzandole dove l’onomatopea (che amo molto) lo permetteva. Ci sono parti in inglese e francese, che a mio avviso rendono alcuni passaggi più espressivi e significativi.

Vi ritenete parte di una scena o di un genere in particolare?

Roby e Tiziana: La critica ci ha spesso collocato nel filone Progressive, genere che amiamo molto. In realtà la nostra musica raccoglie vari spunti, è una sorta di fusione tra il Prog, il Folk, un pizzico di Metal, il Fantasy. Una varietà di spunti che sicuramente ci hanno aiutato a rendere il disco originale. Alcune riviste hanno parlato anche di Space Rock, Kraut Rock. E' bello che ognuno trovi assonanze e riferimenti personali.

Cosa vi aspettate da questo disco? E quali sono i vostri progetti futuri?

Roby e Tiziana: Ci aspettiamo buoni risultati sicuramente! Abbiamo lavorato strenuamente e con non poche difficoltà, altrimenti il disco sarebbe uscito prima. Ci aspettiamo di essere capiti ed apprezzati da un vasto numero di persone: dal pubblico, dai critici e dai giornalisti… e nel tuo caso siamo in ottime mani! Stiamo già lavorando al prossimo album che sarà una sorpresa rispetto a questo, pur mantenendo la continuità stilistica. Un “Work in progress” come piace a noi, una ricerca e una evoluzione che, speriamo, caratterizzerà sempre il nostro modo di fare musica.

Avete attività live in programma? In generale, come giudicate la scena live italiana per band con sonorità raffinate come la vostra?

Roby e Tiziana: A Settembre inizieremo la nostra avventura Live, partendo “da quel di Milano” per poi spostarci in altre città se le offerte saranno interessanti. Siamo alla ricerca di circuiti seri ed affidabili dove suonare e non è semplice, si sa. Siamo in trepidante attesa, vogliamo dare prova delle nostre capacità dimostrando nei concerti l’amore per quel che facciamo, come musicisti e come persone.E poi i nostri brani, che rasentano atmosfere da fiaba, sono adatti a tutti, grandi e piccini! Tasto dolente: purtroppo al momento la scena italiana non è ottimale, si fa una gran fatica a organizzare concerti dignitosi. All’estero va meglio… c’è più solidarietà e rispetto nei riguardi degli artisti. Ci auguriamo che presto la situazione possa migliorare.Ti ringraziamo tanto, caro Italo, per questa preziosa e stimolante intervista. E per aver apprezzato il nostro progetto... Un caro saluto e buon lavoro!

Italo Testa

agosto 2014

Ultimo aggiornamento (Sabato 09 Maggio 2015 11:16)