alt Brani:
1-Leviathan Suite: i) The Traveller, part I; ii) The Sailors, part I; iii) In Limbo at 5000 Fathoms; iv) Maybe they Sailed out Too Far?; v) Between Scylla and Charybdis; vi) The Sailors, part II; vii) Interstellar Foe; 2-The Colour out of Space; 3-Surya; 4-Distant Star; 5-The Mountains of Madness; 6.R'Lyeh: i) The Elder Ones; ii) 47°9 S 126°43 W; iii) Every Man For Himself; iv) In the Wake of Cthulhu; v) The Traveller, part II.
Formazione:

Sigurd Lühr Tonna: various instruments
With:
Halvor William Sanden: drums; Lars (Seid): piano, analog synths and mellotron; Lars Fredrik Frøslie (Wobbler): mellotron; Burt Rocket (Seid): vocals, bass and synth; Erlend Naalsund (Asagio): guitar; Jørgen Kosmos (Seid): vocals; Svei Arne Skarvik (Love Revolt): lapsteel; Ingrid Velle (Love Revolt): vocals; Allessandro Eide (Manifest): percussion.

2014, Black Widow Records

Annot Rhul è il progetto del chitarrista/tastierista Sigurd Tonna di cui la Black Widow di Genova pubblica il nuovo album Leviathan. Si tratta di un lavoro ispirato in gran parte al genio visionario e folle di H.P.Lovecraft come ammesso dallo stesso Tonna. Almeno 3 tracce (The Colour Out Of Space, The Mountains Of Madness e R’lyeh) sono dichiarati omaggi al solitario di Providence. D’altronde non è una novità che l’universo lovecraftiano abbia ispirato da sempre moltissima musica di tutti i generi (per restare in ambito progressivo mi vengono in mente gli americani e psichedelici H.P.Lovecraft, gli hard-prog tedeschi Necronomicon e recentemente i progster italiani Goad, solo per fare solo alcuni esempi). La musica è oscura, a tratti dura e a tratti onirica con reminiscenze floydiane. Ma ci sono riferimenti anche ai corrieri cosmici e in particolare ai Tangerine Dream  e allo space-rock degli Hawkwind. L’uso delle tastiere è massiccio e caratterizza il sound di Leviathan. Tonna suona la maggior parte degli strumenti (tra cui un parco estremamente vario di tastiere) ma è qui aiutato da alcuni collaboratori. La title-track è dedicata ovviamente al mostro biblico per eccellenza ovvero il Leviatano. L’inizio è cosmico e tenebroso ma poi la musica di questa minisuite diventa molto variegata e frammentata con la parte centrale particolarmente riuscita con il synth in evidenza. The Colour Out Of Space è una bella traccia space e progressive che si avvale sempre di tastiere efficaci. Surya è breve con qualche riferimento ai Goblin, mentre Distant Star è quieta e ha una bella melodia. Nella successiva The Mountains Of Madness, però, le atmosfere ritornano drammatiche e sembrano davvero evocare le inquietanti Montagne della Follia nate dalla fantasia di Lovecraft.  La conclusiva R’lyeh ci conduce in fondo agli abissi dell’oceano a visitare la fantasmagorica città di R’Lyeh dove “il morto Cthulhu sogna e attende”. Una grande traccia atmosferica e sognante che segna un altro dei vertici del disco. Leviathan è caldamente consigliato a tutti gli amanti dello space-rock e anche a tutti i fan di H.P.Lovecraft!

Cosmic Courier
dicembre 2014

Ultimo aggiornamento (Sabato 10 Gennaio 2015 15:31)