alt Brani

1-Sem; 2-Fluttuerò; 3-Stazione orbitante uno; 4-Materna luna; 5-Clavius; 6-Il monolito di Tycho

Formazione:

Maurizio Meo: bass & electric double bass; Riccardo Romano: keyboards, backing vocals & celtic harp; Daniele Pomo: vocals, drums, percussions & flute; Massimo Pomo: acoustic, classical & electric guitars.

Additional contributions - Steve Hogarth in 1 and 6; Steve Rothery in 4 and 6.

2013, Ma.Ra.Cash Records

Ogni disco delle RaneStrane è qualcosa di speciale: il progetto di voler narrare un film con la musica e le canzoni rimanendo legati alle immagini integrando  parti dell'audio originale del film nella musica, ha un grande fascino. I due episodi precedenti (Nosferatu il vampiro e Shining) sono due dischi godibilissimi che dimostrano la bravura degli strumentisti oltre lo splendido gusto nel gestire l'intero progetto.  Musicalmente, RaneStrane, affondano le loro radici ispirative nel rock sinfonico e in certe ambientazioni new prog. Era da tempo che si parlava di questa nuova fatica. Di nuovo Kubrick e questa volta addirittura IL film per eccellenza: 2001 odissea nello spazio! Diversamente dal solito, l'intera opera è suddivisa in tre parti che usciranno separatamente. Scelta comprensibile  vista la lunghezza del film, ma è un peccato perdere quell'interrezza che era caratteristica dei lavori precedenti. Ma la suddivisione in parti non è la sola novità: diversamente dal solito gli interventi dell'audio originale restano in lingua madre (e quindi in inglese), il che fa perdere un po' quel pathos che veniva creato con i precedenti lavori. Ma non è la sola cosa che tradisce una certa voglia di "internazionalità" di questo disco: sono ospiti (direi più che graditi) Steve Hogath in veste di narratore, e Steve Rothery dei Marillion, che hanno voluto "ingioiellare" con il loro intervento (prezioso ma rispettoso dell'opera del gruppo romano),  questa nuova fatica. Gli oltre 50 minuti di musica di questa parte coprono alcuni millenni di storia umana, fino all'arrivo in un ipotetico futuro dove i viaggi spaziali sono norma.  I pochi dialoghi presenti nel film danno la possibilità alle RaneStrane di costruire ampi momenti strumentali: il gruppo senza (quasi) briglie costruisce una complessa e godibile atmosfera che in Semi (con narrazione di Hogarth) e Fluttuerò risolvono magnificamente il "problema" di cominciare un'opera così complessa. Le tastiere e la chitarra la fanno da padrona in un contesto tipicamente sinfonico-new prog (in certi momenti sembra ascoltare l'eco forte dei Marillion, e non solo dove suona Rothery) parole che valgono per tutta l'opera con tanti momenti interessanti sparsi qua e là nel disco e che è inutile elencare.  Un limite del disco, per chi conosce bene il film è proprio quando si cerca di mettere insieme audio e video (ho acquistato il disco direttamente dalla band, e sono stato omaggiato di un file mp4 con la sincronizzazione immagini-audio già fatta!). Ci sono momenti ben precisi del film che hanno colpito l'immaginario collettivo da quando quest'opera è stata realizzata. E questi momenti sono commentati da brani classici che sono divenuti un tutt'uno con quelle immagini: quando si sostiutuisce il commento originario con quello delle RaneStrane il disagio è inevitabile. Ma a parte questo, il disco è molto piacevole, con parti molto ben riuscite e un ascolto che non stanca. Non si ha nessun stravolgimento di genere rispetto ai dischi precedenti, il gruppo è ben assestato su una formula compositiva ben rodata e riesce a produrre musica senza autocitarsi o cadere in stanchezza compositiva e questo non è cosa da poco: hanno una precisa idea della loro proposta musicale e riescono a realizzarla apparentemente con disinvoltura e semplicità. Per i visionari come me, resta solo la delusione di non riuscire a "vedere" 2001 Odissea nello spazio ascoltando questo disco, come invece riesco a fare con Nosferatu il vampiro o Shining. Ma prima di dare un giudizio in tal senso attendo fiducioso le altre due parti per un commento in toto dell'intero progetto. Per ora resta il piacere di un ascolto sempre intigrante e coinvolgente.

Montag

febbraio 2014

Ultimo aggiornamento (Martedì 02 Settembre 2014 17:36)