alt Brani:
1-La Citta di Ditte; 2-Sensitivita; 3-Tenue; 4-Chiusa 1915; 5-Tensegrita; 6-Pauvre Misere; 7-La Temperanza.
Formazione:
Gabriele Guidi Colombi: electric bass; Andrea Orlando: drums and percussion; Stefano Agnini: Solina, analog synthesizer and synthorchestra; Alessio Calandriello: vocals; Davide Serpico: electric, classic and acoustic guitar; Luca Scherani: piano, analog synthesizer, Mellotron, accordion and bouzouki.

Guest musicians:
Joanne Roan: flute; Sylvia Trabucco: violin; Melissa Del Lucchese: cello; Rossano Villa: mellotron.
2013, Fading Records - durata totale: 55:28

Piacevole conferma per la Coscienza di Zeno dopo l’omonimo esordio del 2011. Il gruppo si conferma punta di diamante delle nuove leve del prog italiano, rielaborando tutta la storia del genere dai '70 fino agli anni 2000. L’iniziale La Città di Ditte è un grande tributo new prog ai Marillion (specie nella parte finale); la lunga title track ha un sapore di pop italiano moderno ma le grandiose tastiere ci ricordano prontamente la matrice musicale dei nostri. Tenue è una breve ballata atmosferica che serve per preparare l’inizio alla Citizen Cain di Chiusa 1915, in cui si sentono anche le influenze del prog anni ’90 italiano à la Notturno Concertante. Tensegrita è quasi prog metal nel suo incedere alla Malombra, fino a diventare un nuovo tributo ai Marillion di epoca Fish e ai Genesis più epici. Pauvre Misere un altro episodio interlocutorio prima del capolavoro La Temperanza in cui le influenze della PFM e del Banco si mescolano alla perfezione in un ibrido emozionante. In conclusione, un ottimo ritorno che non fa altro che alimentare nuove e più alte aspettative per il terzo disco. 

Italo Testa
febbraio 2014

Ultimo aggiornamento (Martedì 02 Settembre 2014 09:55)