L’abbiamo saputo il giorno prima: le Orme a Montella! Dopo la serata del 5 novembre a Roma, già nasceva la curiosità di vedere come fosse la formazione che Michi aveva pensato di proporre per il loro e il nostro piacere. E che Michi avesse la voglia, il desiderio di sentirsi in mezzo ad una nuova e stimolante storia musicale, lo sapevamo con certezza. La loro proposta su cd l’avevamo già sentita; vederli uno affianco all’altro e insieme sul palco era però una curiosità sia tecnica che emotiva. Soprattutto ci andava di verificare la sensazione avuta nel sentire pezzi nati dalle vecchie Orme e proposti a Roma prima dell’estate.
La tenda che accoglie l’evento, contiene poco più di 150 persone, tra vecchi affezionati, amici irpini di vecchia data e rappresentanza del paese. La serata è particolare, non fosse altro perché mette l’accento su un grosso problema sanitario che coinvolge e “sconvolge” alcune migliaia di persone condannate in un silenzioso isolamento, nonostante la presenza e la caparbietà di volontari che vogliono una maggiore giustizia all’interno di una società a volte poco attenta alle difficoltà quotidiane di chi è baciato dalla sfortuna. Abbiamo appreso che, purtroppo, chi è affetto da SLA, o anche morbo di Lou Gehrig, ha una montagna di ostacoli e non solo architettonici, da superare.
Ma ecco che Michi passa dal camerino e si presenta in uniforme bianca e comincia la musica, la “solita” piena, calda sonorità delle ben note “note” che hanno accompagnato la nostra adolescenza e che adesso continuano a regalarci intime sensazioni giammai ossidate, ma addirittura forza enzimatica per la linfa fluidificata da coni di luce che amplificano gli sguardi d’intesa catalizzati da bacchette veloci, ora dure, ora soffici, a sottolineare una espressione musicale che vuole ripercorrere caparbiamente e coscientemente se stessa.
Gli LP ricordati da questa nuova formazione, sono sicuramente quelli che denotano, per Michi, una maggiore fusione e simbiosi nelle Orme. Forse una maggiore attenzione viene posta  in Felona e Sorona, di cui viene fuori una sintesi “tutt’uno senza spazi”. E che dire del finale del disco, riproposto con una azzeccata psichedelicità che accelera i battiti dei cuori estasiati da una sinergia e complicità di tutti i musicisti sul palco: un’attesa mozzafiato per chi stava seduto, rapito da una bravura e velocità di una esecuzione che avrebbe voluto sentire ancora e ancora. Ed è chiaro che questo stato particolare di ricettività, non è dovuto se non ad una musica che penetra il petto.
Collage, Uomo di pezza, Contrappunti, Il fiume…semplicemente rock progressive… Michi un tutt’uno uomo-strumento, trova completezza nell’esistenza principalmente di tastiera, piano e basso; una passione che traspare negli sguardi di complicità tra i componenti del gruppo, una voglia di dire “la musica è coinvolgimento, piacere, eccola!”. Le parole accompagnano le note, gli strumenti suonano, incantano, avvolgono, balzando dal dolce al prepotente, ti lasciano in balia di un accavallarsi di emozioni che vorresti non finissero.
Prima e dopo il concerto, abbiamo avuto la possibilità di capire che la volontà è quella di proseguire con la composizione di pezzi che non saranno se non rock progressive, perché questa è stata e sarà la musica delle Orme. Un po’ come dire “chi ci ama ci segua”. E noi avremo piacere a seguire questa nuova avventura di Michi, di Federico, di William, di Fabio, di Michele, di Jimmy.
Ed ecco che la nostra curiosità è bella e accesa, in attesa di essere soddisfatta. Verrà la primavera, verrà il nuovo disco; così ancora davanti all’impianto, con le casse che convergono verso le nostre orecchie e i nostri cuori tutto il flusso di quello che sarà quel “fiume” di note sicuramente travolgenti e, speriamo, sconvolgenti.

Paola e Gennaro  
Dicembre 2010
 
Galleria fotografica del concerto sulla nostra pagina facebook a questo indirizzo: http://www.facebook.com/pages/Rotters-Club/122187501154987?v=photos&ref=ts#!/album.php?aid=37090&id=122187501154987

Ultimo aggiornamento (Lunedì 27 Dicembre 2010 14:13)