STEVE HACKETT – FUORI DAL TUNNEL

 

Alcuni anni fa sognai che una locomotiva a vapore irrompesse nel mio salotto. Il mio primo pensiero fu “chissà se le assi del pavimento cederanno…?” Recentemente le assi del pavimento hanno dovuto resistere alla forza di un intero album di stridente metallo caldo, assieme ad una truppa di ballerini dell’Andalusia, dervisci roteanti ed un intero plotone di fate dei confetti.

Naturalmente in quest’ultima impresa, sebbene i testi siano più personali (ci sono infatti andato giù con un paio di colpi di scure, più affilata che mai, mi spiace…), mi sono fatto accompagnare dalla mia Fernandes… la mia bellezza nera… L’ho spinta a 50000 volts ed ho visto come canta quando in mezzo al vapore esce dal tunnel!

 

 

Fuoco Sulla Luna (Fire On The Moon)

 

La differenza tra un tunnel lungo e minaccioso ed un arco di trionfo è solo una questione di prospettiva. Ascoltate il basso ritmico di Chris Squire e le incantevoli tastiere di Roger King

 

Mi sento come il più folle tra i pazzi

Appeso con la punta delle dita

Il terreno cede sotto i miei piedi

Una nuvola nera discende

Perdo la presa

Sepolto nel fango

Steso qua senza che qualcuno mi aiuti

 

Il mondo che conoscevo è sottile come carta

Il mio momento di gloria ridotto a brandelli

Un uomo che ancora combatte mentre affonda

Raccogliendo il rantolo di un respiro

La polvere è polvere, puliscimi adesso

Tutte le mie catene sono distrutte

Gettate via

 

Nell’asilo per paralitici delle paure remote

Il mio vecchio avversario ricompare

Ancora a confronto con i mille volti di Eva

Non importa lo sforzo che ho fatto per curare questa ferita

I trofei sono allineati sulla parete

La superbia è antesignana della disfatta

 

 

Nomadi (Nomads)

 

Al di là della presenza delle nacchere… un omaggio all’Andalusia, al Flamenco e all’indomabile spirito dei Gitani

 

Una costa libera, una strada pubblica

Lo spirito si eleva bruciando la ricchezza

Ti porterò nelle grotte

Dove vanno i gitani

Stanno danzando alla luce del falò

Volteggiano ora rapidi ora lenti

 

È un grido che sale dal cuore

È un’anima che urla

Non c’è bisogno di lasciare niente di quello che si immagina

Andando di polvere in polvere

 

Corriamo e ci nascondiamo

Come lupi dal branco

Sentirai le onde infrangersi

E non tornare mai indietro

 

 

Smeraldo E Cenere (Emerald And Ash)

 

Per citare Milan Kundera, la realtà e l’illusione possono indossare la stessa maschera. In questo pezzo è presente il fantastico contributo di Anthony Phillips alla dodici corde

 

Fate dei confetti alla parata

Bambole sorridenti brandivano la lama più affilata

I lustrini rosa come zucchero filato volteggiano

Sotto ad un serpente pronto ad alzarsi

 

Un mazziere che gioca con il mio stato d’animo

I colori della ruota della roulette si intrecciavano

Nero e bianco i Russi erano preparati

Lei rivendicava il suo diritto ad una porzione di celebrità

 

Vestita di viola sotto la luce dei riflettori

Lei mi chiamava dalle scale di marmo

Tempo fa assieme a tutti i sognatori

Caddi nel suo incantesimo di smeraldo

 

Un migliaio di canzoni d’argento che riempivano l’aria

Un rosario, l’ansia imperla la premura

Avrei dovuto capire

La regina di cuori

Giocava per vincere sin dall’inizio

 

Vestita di viola sotto la luce dei riflettori

Lei mi chiamava dalle scale di marmo

Tempo fa assieme a tutti i sognatori

Caddi nel suo incantesimo di smeraldo

 

Il dado è stato truccato, sapeva che ero in trappola

Le dita diventavano artigli tra i miei capelli

Una porta arrugginita dentro a una gabbia dorata

Un accordo interrotto, un uccello che è volato via

 

Vestita di viola sotto la luce dei riflettori

Lei mi chiamava dalle scale di marmo

Tempo fa assieme a tutti i sognatori

Caddi nel suo incantesimo di smeraldo

 

Amplificatore (Tubehead)

 

La morte secondo Marshall Cabinet – un’opportuna conclusione per dilettanti erranti e per tutti quelli che resistono alla conversione alla vera fede…

 

Strumentale

 

Dormienti (Sleepers)

 

Il bizzarro mondo dei sogni con le inarrestabili fantasmagorie. Dal delicato violino e dalla viola di Christine Townsend e dal sontuoso doppio basso suonato con l’arco da Dick Driver alle batterie di Roger King ed alle perfette armonie di Hell e Amanda Lehmann

 

Inspiro ed espiro con la marea

Lascio il mantra di un mondo esterno

Volti bagnati dal raggio di luna

Tutti i dormienti ti mandano i loro sogni

 

Alzandosi da un’onda di mani imploranti aiuto

Una donna tiene una statua finché diventa un uomo

Prigioniero dei suoi occhi lui finalmente è completo

Tutti i dormienti ti mandano i loro sogni

 

I terrori notturni ti fanno urlare

I cani si trasformavano in rettili,

Lucertole ed uccelli, zampe al posto dei piedi

Non riesci a scrollarti di dosso tutti i demoni che incontri

 

La videocamera di sorveglianza nel cielo

Il grande grande fratello ti dice perché

Troppi salvatori sulla mia croce

Dopo tutto potrei adorare il mago di Oz

 

Faccio girare il tuo sogno

Prendo di nuovo le redini in mano

Corro attraverso le fiamme

Il sole splende al posto della pioggia

 

Spicco il balzo verso la fede

Salto nello spazio

Trovo un posto sconosciuto

La luna mostra l’altra faccia

 

Tutti i dormienti ti mandano i loro sogni

Tutti i dormienti ti mandano i loro sogni

 

Fantasma Nel Bicchiere (Ghost In The Glass)

 

Il fantasma del passato incontra quello del futuro… Nick Beggs suona un delizioso fretless bass

 

Strumentale

 

Acque Calme (Still Waters)

 

L’impulso di New Orleans – Storyville fatta canzone

 

La signora della magione

Mi diede la chiave

Ma il tuo abito di cotone stampato

Fece un effetto magico su di me

 

Acque calme scorrono in profondità

Il fumo sale da sotto

Un lampo bianco nel calore

 

La regina vudù ordiva

I suoi incantesimi gratis

Ma i tuoi grandi occhi marroni

Fecero un effetto magico su di me

 

Acque calme scorrono in profondità

Il fumo sale da sotto

Un lampo bianco nel calore

 

Le signore di Storyville

Mi invitavano dalla strada

Ma il tuo timido sorriso meridionale

Fece un effetto magico su di me

 

Acque calme scorrono in profondità

Il fumo sale da sotto

Un lampo bianco nel calore

 

Ultimo Treno Per Istanbul (Last Train To Istanbul)

 

Ispirata dalla musica turca che ho ascoltato a Sarajevo… In giro per l’Est Europa su di un treno. Un killer solitario si stacca da un gruppo di banditi in viaggio… Rob Townsend, John Hackett e Ferenc Kovacs suonano come frenetici e vorticosi dervisci

 

I tuoi due occhi come minareti

Spuntano in piscine gemelle di bianco

I fuochi incandescenti della primavera

Brillanti in confronto alla volta della notte

 

Sull’ultimo treno per Istanbul

 

Viaggio verso il cuore, ballerini sul ghiaccio sottile

La luna è una lanterna, un giro sul tappeto magico

Ritratto dell’anima, notti su un’isola

Nei tuoi occhi una vita futura

 

Sull’ultimo treno per Istanbul

 

Il fumo a spirale diventa un genio

Gli amanti desiderano tutto per sé

I pilastri di un tempio costruiti sulle nuvole

Nel tuo sonno adesso destato

 

Sull’ultimo treno per Istanbul

 

Giovanni

Giugno 2010

Ultimo aggiornamento (Lunedì 14 Giugno 2010 15:21)