MAGMA

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"Magma doveva nascere. Da parte mia o da parte di qualcun altro. Perché in questo mondo di caos, solitudine, e d'egoismo, Magma doveva nascere, presto o tardi. Coltrane, con la sua opera, mi ha dato la conferma, rivelando in me la forza per compiere questa missione durante la mia vita. La musica Magma è eterna" C. Vander

La storia dei Magma è talmente lunga che meriterebbe la stesura di un libro apposito. Cercherò in questa sede di ripercorrere solo le tappe fondamentali della band francese, focalizzandomi solo sulle origini per capire com'è nata. Ho avuto la fortuna (poiché il caso non esiste... predestinazione?) di ascoltarli nel lontano 1975 (la radio italiana passava queste cose), e l'onore e la costanza di seguire i concerti più significativi degli ultimi 20 anni.

Christian Vander (1948) nasce in una famiglia di musicisti jazz. in tenera età studia batteria e piano, frequentando tutti i jazzisti che passano a Parigi, come Elvin Jones, Kenny Clarke, o Chet Baker (dal quale riceverà in regalo la sua prima batteria), ascolta e incontra John Coltrane che sarà immediatamente il suo maestro, una folgorazione. Ascolta anche i classici come Wagner, Stravinsky, Bach e tutti i gruppi di rhythm'n'blues e soul del momento. Nel 1966 forma il suo primo gruppo, Les Wurdalaks, e compone i primi brani, Nogma e Atumba. Durante il 1967, la scomparsa prematura del suo maestro John Coltrane lo colpisce profondamente. Vander si esilia in Italia, prima a Milano, poi a Torino, dove conduce una vita dissoluta. Sarà batterista nel gruppo del cantante libanese Patrick Samson. ogni notte per lui sarà un calvario, troppo forte è il desiderio proibito di essere al Village Vanguard con John. Ma il 23 marzo 1969, è a Torino che prende la decisione di fondare Magma e continuare l'opera spirituale lasciata incompiuta da Coltrane.

1969 - ritornato a Parigi, arruola giovani musicisti sconosciuti ma motivati che sottopone a turni di ripetizione stressanti. Il gruppo in circostanze rocambolesche fa la sua prima apparizione pubblica (pirata) al Rock'n'roll Circus, scioccando tutti i presenti. Un certo Karl Knut salirà su un tavolo e proclamerà "è il miglior gruppo del mondo!". Staccherà un assegno e si proporrà come produttore. Dopo mesi di ripetizioni e continui cambi di organico, i brani saranno rodati al punto giusto.

1970 - la Philips pubblica il doppio LP d'esordio, un concept album: Magma - Kobaia (il viaggio di un manipolo di idealisti alla ricerca del pianeta Kobaia dove fondano una nuova società, riscoprendo ciò che l'uomo moderno ha rinnegato). Il disco fa l'effetto di una bomba nella tranquilla e sonnecchiante scena francese, più abituata al variété ed allo scimmiottamento del rock'n'roll. i testi del gruppo non sono in francese o tantomeno in inglese, ma in Kobaiano, linguaggio organico che Vander riceve dal Kreuhn Kohrmahn, il cantante Klaus Blasquiz, già promessa del blues, entra magnificamente nella parte del cantante-profeta. un potente simbolo solare di ispirazione egizia identificherà tutte le copertine del gruppo.

1971-72 - in breve tempo, grazie all'impatto dei concerti, Magma acquisisce una reputazione considerevole. l'Asba (nota marca di percussioni) lancia il modello Vander, con fusti metallici. Grazie a numerosi tour in patria Magma, istigato dal manager Giorgio Gomelsky, crea da zero il circuito delle MJC (maisons jeunesse culture, sale da concerto per gli studenti), che saranno palestra di lancio del rock francese. In condizioni disumane, girando l'esagono in furgone, senza nemmeno dormire negli hotel, il gruppo riesce a dare anche 25 concerti al mese. Spesso arringando e provocando la folla con discorsi non politicamente corretti, creando una sorta di scontro con il pubblico, per conquistarlo e soggiogarlo completamente con un'esecuzione superlativa e tecnicamente perfetta. ricordando quegli anni Vander immagina che ogni colpo vibrato sui piatti sia la testa di un nemico che rotola.

1973 - Mekanik Destruktiw Kommandoh viene pubblicato negli USA e in Inghilterra (A&M) ed è il grande successo mondiale. il disco narra del profeta incompreso Nebehr Gudatth e della guerra dichiarata dalla Terra (pensando che costituisca una minaccia) al pianeta Kobaia (infinito). Christian Vander (batteria, piano, voce, compositore di tutte le musiche e testi) impressiona profondamente il pubblico e la critica dell'epoca, il suo drumming è potente, veloce, tecnicamente illimitato, una forza della natura. e il Kobaiano rende la musica ancora più evocativa ed affascinante.
Seguono tournée in tutta Europa, compresa l'Inghilterra, (tre ore al Marquee, BBC studios) e, primo gruppo francese, negli Stati uniti, dove avviene il memorabile concerto al Newport jazz festival, con i fratelli Brecker ai fiati. Mike Shrieve, batterista dei santana, disse: "hey man, tu mi butti sul lastrico! sarà difficile suonare dopo di voi".
Magma diventa uno dei grandi gruppi dei seventies, il contratto con l'A&M prevede 10 album in cinque anni, concerti in sale da 30.000 posti. ma come facilmente vengono firmati, i contratti altrettanto rapidamente finiscono nel cestino della carta straccia. Così è, quando Vander rifiuta di trasferirsi negli USA e di arruolare musicisti americani.

1974 - con Kohntarkosz avviene un brusco cambio di rotta musicale. a causa del plagio perpetrato dal giovane e sconosciuto Mike Oldfield. l'inglese, che si trovava al Manor durante le session dei Magma, s'impossessa della melodia di La Dawotsin che diventerà il tema del best seller Tubular Bells. Vander allora esplorerà una via completamente diversa, più introspettiva, raccontando la storia di Emehnteht-Re e della scoperta del segreto dell'immortalità. nel corso dello stesso anno il secondo movimento della Trilogia, Wurdah Itah, sarà scelto come colonna sonora per il film Tristan et Yseult di Ivan Lagrange.

1975- esce Magma live tratto dai concerti alla Taverne de l'Olympia. ispirati dal successo di questo disco, sorgeranno da ogni città di Francia decine di giovani gruppi imitatori (il genere sarà denominato Zeuhl) che porteranno nomi ispirati dal Kobaiano. Vander, che nelle opere precedenti usava la voce per urla lancinati e vocalizzi in falsetto, affina il canto e sarà il solista nel brano Lihns.

1976 - Udu Wudu documenta il progetto VanderTop. i diciotto minuti del De Futura sono opera di Jannick Top. il bassista trovò che le sonorità del basso non fossero abbastanza gravi. allora accordò lo strumento due toni sotto, come il violoncello. il suo stile selvaggio al basso risulterà perfettamente complementare al drumming Vanderiano; la batteria "distruggeva" ciò che il basso "costruiva". Top stupirà le platee dell'epoca con una tecnica prodigiosa, straordinaria, ai limiti delle possibilità umane: nelle sue grinfie il basso letteralmente urlava, ringhiava, gemeva, accompagnato da una postura al limite della strafottenza. certe sonorità particolari sono ottenute grazie al prototipo del sintetizzatore francese O.R.S. curiosamente è proprio il De Futura il brano più gradito dal pubblico italiano, tanto che oggi gruppi come Runaway Totem e Universal Totem Orchestra si dichiarano incondizionati ammiratori del suono VanderTop.

1978-79 il lunghissimo tour europeo di Attahk toccherà anche la Jugoslavia. le atmosfere sono impregnate di spiritual e gospel, tanto che questo periodo sarà denominato Tamla Zeuhl. finalmente nel maggio 79 anche l'unica puntata in Italia: Brescia (palasport) e Milano (palalido).

1980 - Magma festeggia i suoi primi 10 anni con tre concerti commemorativi… 25 musicisti si susseguono alla corte di Vander in quattro gruppi diversi per suonare il repertorio storico. 6 ore di concerto, da cui saranno tratti i tre volumi Retrospective. nelle note di copertina Vander scrive: "Magma è stato, è, e sarà il miglior gruppo dell'universo". Era rimasto solo, unico sopravvissuto. gli altri protagonisti di un'epoca erano spariti dalla circolazione o si riciclavano in improbabili ambienti dance. Il punk e la disco music avevano spazzato via in un secondo la scena progressiva. nasce anche il supergruppo Fusion con Top, Widemann e Lockwood.

1981 - 21 concerti consecutivi al teatro Bobino, ripresi dalla tv francese. Vander forma una band parallela e complementare a Magma, l'Alien quartet con Benoît Widemann, Patrick Gauthier, e Bertram. questo gruppo si evolverà poi nel Vander Trio, che realizzerà tre cd di jazz coltraniano, con Emmanuel Grimonprez al contrabbasso e Emmanuel Borghi al piano. il Trio sarà una presenza costante nei festival jazz europei dove dividerà il cartellone con un certo Mc Coy Tyner, che sentenzierà: "E' il miglior trio jazz mai sentito in Europa!".

1982-83 - le sale non sono più quelle di una volta, gli arrangiamenti sono approssimativi e funkeggianti, ci sono alcune cover prese da Inner Voices di Mac Coy Tyner. è ora di cambiare. il 4 giugno 83 avviene a Marsiglia l'ultimo concerto sotto il simbolo Magma. in preda a profonda insoddisfazione, Vander abbandona momentaneamente la batteria per il pianoforte e il canto ... dopo aver lavorato duramente sui tamburi, tutto ciò che desiderava era di sedersi al piano e cantare liberamente. dalle ceneri Magmatiche nascono gli Offering, ensemble acustico basato sulle voci e sulle percussioni, alla riscoperta delle radici...alle sorgenti di Kobaia… Trane, Pharoah Sanders, Tyner, la soul music, aprendo non all'improvvisazione ma a nuove interpretazioni. riscoprire la gioia di cantare liberamente su due accordi. ora si suona nei piccoli e fumosi teatri in legno tipici della Francia. tournée in Belgio, Scandinavia, svizzera, Austria, Germania. Offering rappresenta la Francia al jazz festival di Saalfelden.

1987 - grazie a Stella e Francis Linon avviene la fondazione della Seventh records, che stamperà in cd tutti i lavori precedenti e futuri. nel referendum della rivista "Jazz hot" Vander risulta al terzo posto nella categoria "immortali" dietro a Coltrane e Miles Davis. Offering in cartellone per due settimane al Dejazet.

1990 - dopo una lunga assenza in terra d'Albione il gruppo ritorna a Londra per tre concerti al Bloomsbury, organizzati da Steve Davis, campione mondiale del biliardo e da sempre fan del gruppo. a maggio Magma festeggia i 20 anni con i concerti alla Cigale parigina, per l'occasione ritorna Klaus Blasquiz, veterano di mille battaglie. M.D.K. viene eseguito con tre bassi elettrici.

1992 - viene commissionato a Vander il commento sonoro per "les automnales de reims". alla prima de "Les voyages de cristoph colomb" assistono 12.000 persone.

1992-95 - Vander dirige la formazione Les Voix de Magma, cinque strumentisti e un coro di otto elementi che lavora su un repertorio misto Magma/Offering, con largo spazio agli impasti vocali. un cd live, registrato al festival "Jazz en baie" di Douarnenez, propone una parte del repertorio.

1994 - Christian Vander e Simon Goubert creano Welcome, un settetto formato da due batterie, due contrabbassi, due sassofoni ed un piano. esplosiva esibizione al JVC festival di Nizza. si tiene al Bataclan di Parigi la festa per i sette anni della Seventh con tutti i gruppi della label.

1995 - festa dei 25 anni ad Epinay-sur-Seine, feudo Kobaiano dove ha sede la Seventh. la formazione Les Voix de Magma è integrata da un coro di 100 voci bianche, e da un'orchestra di percussioni (30 elementi). presentazione del cd "A tous les enfants" per piano, voci, e spettacolo di magia. 15 concerti per le scuole. Vander è insignito del titolo di presidente onorario del jazz club e scuola di jazz "Le Crescent" di Macon, da dove è uscito "Le collectif mu", vincitore del jazz contest francese.

1996 - è l'anno del ritorno. Christian e Stella guidano una giovane formazione "elettrica". un pubblico giovane (ri)scopre i grandi classici in nuovi arrangiamenti. Tournée negli USA, Messico, Inghilterra, Scozia, Germania e, per la prima volta, due tour in Giappone.

2000 - in maggio la festa dei 30 anni al Trianon di Parigi. Questa volta il gruppo è composto da 15 elementi, compresa la sezione fiati Strain Metahl Zekzion. per la prima volta a Parigi viene eseguita integralmente la Trilogia di Theusz Hamtaahk costituita dai tre movimenti Theusz Hamtaahk, Wurdah Itah, Mekanik Destruktiw Kommandoh. grazie alle informazioni che viaggiano su internet la Seventh records è letteralmente sommersa da richieste da tutto il mondo. da quest'avvenimento sarà tratto un cofanetto triplo cd e il primo dvd Magmatico.

2003 - Offering festeggia i suoi 20 anni inaugurando Les tritonales - festival Zeuhl-canterbury-nuova musica, organizzato da Le Triton nella regione Parigina.

2004 - Esce dopo oltre vent'anni un nuovo disco in studio intitolato K.A (Kohntarkosz Anteria) che riprende idee nate dalla fervida mente di Vander nei primi anni '70. Ideale anello di congiunzione che si pone tra M.D.K. e Kohntarkosz, viene considerato quale album pregevole.

 

 


 

Discografia commentata dei MAGMA
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MAGMA - KOBAIA(1970)
Esordio coraggiosissimo ed in grande stile con questo doppio album in cui il gruppo si cimenta in un personalissimo ed infuocato jazz-rock (il leader della band è un grandissimo appassionato della musica di John Coltrane e, specie nei primi album e nelle esperienze soliste e con gli Offering, si sentirà molto l'influenza del grande jazzista). L'opener Kobaia è esplicativa dello stile, che parte da sonorità non distanti dai primi Soft Machine, ma che si personalizza notevolmente, grazie ad una certa aggressività di fondo e a passaggi jazzistici più accentuati rispetto ai primi lavori della Macchina Morbida. Gli strumenti sono pronti ad inseguirsi in labirintiche composizioni (c'è un ricco utilizzo di fiati e ritmiche ossessive) e si affaccia quel cantato tormentoso che rende ancora più particolare il tutto. Particolare perché i testi sono in kobaiano, lingua inventata da Vander con tanto di regole grammaticali e che all'orecchio può ricordare la fonetica dei paesi teutonici. Il concept album ci introduce al mondo di Kobaia, con la narrazione di un viaggio verso questo pianeta e dei preludi alla guerra che ci sarà con la Terra.

1001° CENTIGRADES (1972)
Seconda opera del gruppo, in cui si continua il racconto del mito di Kobaia (il popolo terrestre apprende maggiormente il livello di civilizzazione del pianeta Kobaia e la filosofia dei suoi abitanti, prima che i "venti di guerra" tra i due popoli si acuiscano) attraverso tre lunghi brani in cui il jazz-rock dell'esordio si combina con qualche influenza zappiana e con le prime soluzioni verso un sound più maestoso, preludio dell'album successivo a nome Magma


UNIVERIA ZEKT: THE UNNAMABLES (1972)
Disco realizzato sotto una sigla diversa, ma da considerarsi a tutti gli effetti un parto dei Magma. Il lavoro risulta più accessibile sia dei suoi predecessori che dei successori, con un jazz-rock abbastanza lineare ed orecchiabile e senza pretese di risultare all'avanguardia. Un album di transizione in un momento in cui i Magma stavano per arrivare ad una svolta importantissima per il loro futuro sound.




MEKANIK DESTRUKTIW KOMMANDOH (1973)
L'apoteosi dei Magma (del prog?)!!! Un album perfetto, che lascia senza fiato, con lo zeuhl che raggiunge il massimo ed insuperato vertice. La musica ha poco del jazz-rock fantasioso di inizio carriera, spostandosi su un sound particolarmente altisonante (anche grazie all'utilizzo di un coro) e decisamente più ostico. Mai più azzeccato fu il paragone con la celeberrima "Carmina Burana" di Orff. La musica è avvolgente, aggressiva, violenta, con qualche raro momento un po' più arioso; le melodie ripetitive ed ossessionanti e l'atmosfera di inquietudine, se non addirittura di tormento e di angustia, pervadono tutti i quasi 40 minuti dell'opera. Vocalizzi esasperati, in quel kobaiano scorbutico all'orecchio, portano ai limiti estremi le corde vocali, con un risultato volutamente quasi "fastidioso". L'entrata in formazione di quell'incredibile bassista che è Jannick Top si sente: il suo strumento è suonato in maniera unica, le note escono potentissime e il suo contributo alla creazione di questa musica angosciante risulta tutt'altro che indifferente. Top e Vander formano così una delle coppie più violente, feroci, geniali ed estrose che si siano mai viste come sezione ritmica. Il concept stavolta è dedicato al profeta Nebehr Gudahtt, che giudica gli abitanti della terra chiedendo loro di purificarsi, dopo le malefatte che hanno provocato danni irreparabili sul loro pianeta, rivolgendosi all'essere supremo Kreuhn Kohrmann.

CHRISTIAN VANDER: WURDAH ITAH (1974)
Da segnalare assolutamente anche quest'album, accreditato al solo Vander, ma in realtà attribuibile ai Magma, visto che sono presenti tutti i musicisti della line-up di quel periodo. Si tratta della seconda parte della trilogia "Theusz Hamthaak" (la terza è "MDK", la prima è, appunto, "Theusz Hamthaak", che apparirà per la prima volta su disco sul live "Retrospektiw I-II" nell'81 e a tutt'oggi non realizzata su album in studio) e ricalca pienamente lo stile di "MDK": uno zeuhl rovente e tenebroso ("Morte della terra" la traduzione del titolo del disco) con i consueti ritmi ossessivi e melodie reiterate che mantengono altissima la tensione.

KOHNTARKOSZ (1974)
Un altro album stratosferico, con i toni che si alleggeriscono appena rispetto al precedente album. L'inquietudine di fondo resta, le ritmiche sono meno ossessive, ma non meno fantasiose e strabilianti, ed è il piano a creare sinistre atmosfere, con una musica più ipnotica rispetto a "MDK". L'andatura è infatti più lenta, dai toni quasi allungati e con melodie meno nervose, ma tutte queste cose non fanno tuttavia venire meno le giuste dosi di turbamento. Si parla di Kohntarkosz, uomo cui sono rivelati i segreti del faraone Emehntet-Re, di cui ha una visione quando scopre la sua tomba.

HHAI - LIVE (1975)
E qui siamo ad un'altra delle vette artistiche dei Magma, grazie ad un live sensazionale, un doppio album in cui manca Top, sostituito in maniera egregia da un altro grande bassista: Bernard Paganotti. Si aggiunge alla line-up anche Didier Lockwood al violino, musicista di grande talento che dona un tocco di classe in più ad una formazione già eccelsa. Le due parti di "Kohntark" tratte dall'ultimo album e gli estratti da "MDK" sono i momenti più entusiasmanti insieme a quell'inedita "Hhai", canzone fenomenale di quasi 9 minuti in cui l'emozione raggiunge il massimo per la drammaticità, il turbamento e l'ansietà che riesce a trasmettere. Uno dei più bei live-album della storia del progressive.

UDU WUDU (1976)
Rientra Top e si sente! Un album movimentato come non mai, la cui punta di diamante è quella "De futura" che occupa l'intero secondo lato e che è interamente scritta dal bassista. In effetti, in questo periodo l'importanza di Top è pari a quella di Vander, al punto che nel tour conseguente a quest'album, il gruppo si esibirà sotto la sigla VanderTop (di queste esibizioni sono recentemente usciti un paio di cd). Le ritmiche sono ossessive e pesanti, i vocalizzi sempre tormentati e c'è un'aggressività non indifferente in tutto l'album, che risulta il più potente e granitico, per la violenza sonora in esso contenuta, della discografia dei Magma

 

INEDITS (1977)
Album contenente improvvisazioni registrate dal vivo tra il '72 e il '75: jam-sessions, momenti jazz-rock ed altri nel più classico zeuhl esaltati dalla notevole classe dei musicisti per un album di splendida musica, che risente tuttavia di una registrazione non proprio ottimale




ATTAHK (1978)
Il nuovo album in studio mostra i Magma in grandissima forma: un sound ancora altisonante, anche se meno violento rispetto al passato, per merito di composizioni più agili e fluide. Pur allontanandosi dalla maestosità dei precedenti lavori, il climax che si avverte è di assoluto spessore, grazie alla ormai consolidata miscela di suoni che riprendono maggiormente soluzioni jazzistiche e che si arricchiscono per l'occasione anche di un certo gusto etnico.


 

RETROSPEKTIW III - RETROSPEKTIW I-II (1981)
Tra il 9 e l'11 giugno 1980 i Magma si esibirono in dei concerti a Parigi in cui numerosi musicisti che hanno transitato nelle fila del gruppo si alternarono sul palco. Parte di questi concerti viene racchiusa in questi due lodevoli album dal vivo, in cui classici quali "Theusz Hamthaak", "MDK" e "Hhai" si alternano ai più recenti "Retrovision" e "LA Dawotsin"


MERCI (1984)
L'album che non ti aspetti: la musica si semplifica notevolmente con abbondanti dosi di funky, il linguaggio kobaiano lascia maggior spazio al francese e all'inglese, si ascolta anche qualcosa di molto vicino al gospel... Non mancano trovate interessanti come "Eliphas levi" che riporta ai fasti del passato, in maniera un po' più soft, ma è troppo poco per salvare un disco che rappresenta l'unico mezzo passo falso dei Magma




MYTHES ET LEGENDES VOL. 1 (1990)
Compilation antologica che contiene brevi estratti di lunghi brani dei Magma, più alcuni singoli. Christian Vander presenta i vari pezzi

 
 
 
 
 

KOMPILA (1997)
Compact Disc antologico, corredato da un catalogo di 28 pagine..

 
 
 
 
 
 

FLOE ESSI/EKTAH (1998)
Mini cd contenente due brani inediti in studio.

 
 
 
 
 
 

SIMPLES (1998)
Mini cd contenente i singoli usciti negli anni '70.

 
 
 
 
 
 

THEUSZ HAMTHAAK - Trilogie (2000)
Cofanetto con 3 cd che raccolgono la registrazione dei concerti del trentennale della band, effettuati al Trianon di Parigi il 13 e il 14 maggio del 2000. Viene per la prima volta proposta integralmente la trilogia "Theusz Hamthaak": il primo, omonimo, movimento non ha mai visto una versione in studio, ma è conosciuto per le numerosi versioni dal vivo, eseguite in concerto e presenti in diversi live-album; il secondo movimento è "Wurdah Itah"; il terzo è "MDK". Vander è affiancato da giovani e validissimi musicisti (tra cui i 3/4 di un ottimo gruppo di jazz-rock moderno denominato One Shot), più un coro ed una sezione fiati, e le splendide esecuzioni musicali rendono merito alla grandezza dello zeuhl e dei Magma. Un cofanetto che non deve assolutamente mancare nella cd-teca degli ammiratori della band! Della stessa esibizione sono usciti anche una videocassetta e un DVD.

K.A (2004)
24 anni. E' stanta tanta l'attesa... Il tempo che separa "Merci" dal nuovo album in studio... Ma "K.A" ripaga appieno qualsiasi aspettativa. I Magma tornano alla grande con un lavoro che li riporta ai tempi migliori. La loro nuova opera è vista come l'ideale "anello di congiunzione tra Mekanik Destruktiw Kommandoh e Kohntarkosz" e il contenuto sonoro ne è la più efficace dimostrazione: i ritmi devastanti del passato tornano protagonisti, la musica "celestiale" offre sensazioni contrastanti, a tratti drammatiche e tenebrose, a tratti serene, la ripetitività di certi temi fa emergere quell'ossessività tipica del genere, il cantato corale in kobaiano fa il resto. Un prodotto magnifico, custodito, tra l'altro, in una stupenda confezione cartonata, con un bell'artwork, un foglietto con le foto dei musicisti ed un libretto contenente il testo completo di "K.A". Credo che nessuno potesse sperare in un ritorno migliore!

Gli AKT, ovvero album dal vivo pubblicati negli anni '90

A partire dal 1992, la Seventh Records, etichetta che da sempre ha curato la discografia dei Magma e di Vander lancia la collana AKT, attraverso cui mette in commercio una serie di cd che raccolgono i Magma in esibizioni dal vivo o in progetti inediti

MAGMA: LES VOIX - Concert 1992 - Douarnenez (1992)
L'esordio della nuova collana vede un progetto particolare dei Magma, denominato "Les Voix". Formazione caratterizzata da un vasto organico di cantanti (8 più Christian Vander), più tastiere, piano e contrabasso e con la batteria del leader che fa solo qualche apparizione fugace. In scaletta "Emehnteht-Re", "C'est pour nous" (tratta dal primo album degli Offering), un estratto di "Wurdah Itah" ed una breve versione di "Zess", cavallo di battaglia nelle esibizioni dal vivo, di cui parlerò più approfonditamente a proposito del live "Bobino". Non sono i veri Magma, di cui si avverte la mancanza dell'ossessività ritmica, ma la classe c'è sempre e quelle melodie ripetitive e a tratti claustrofobiche mantengono inalterato il loro fascino. Disco interessante e buona registrazione

VANDER -TOP-BLASQUIZ - GARBER: SONS - Document 1973 - Le Manor (1992)
Documento che contiene la registrazione di una session completamente improvvisata, effettuata la notte successiva all'incisione di "MDK". Rumoristico, con le percussioni in evidenza e, se possibile, con vocalizzi ancora più assurdi degli standard dei Magma. Un "mattoncino" non indifferente questa lunghissima improvvisazione difficilmente digeribile anche dagli stomaci più forti




MAGMA: THEATER DU TAUR - Concert 1975 - Toulouse (1994)
Doppio cd con i Magma più classici catturati nel 1975. Christian Vander, coadiuvato da Blasquiz, Lockwood, Federow, Widemann, Gauthier, Paganotti e Stella Vander, ripropone "Kohntarkosz", "Hhai", "Kobaia" e "MDK". Grande musica, registrazione che lascia un po' a desiderare

 
 
 

MAGMA: BOBINO - Concert 1981 - Paris (1995)
Ancora un doppio cd, che ci offre stavolta la possibilità di ascoltare i Magma degli anni '80. Il documento è interessante e anche se con una formazione molto diversa da quella degli anni '70 il gruppo propone un'ora e 40 minuti di grande musica, comprendente anche brani inediti su album. "Hhai", "Retrovision" e "You" sono bellissime canzoni eseguite splendidamente, ma il pezzo forte è senza dubbio la mezz'ora dell'estratto (!!!) di "Zess". Si tratta di una composizione che a tutt'oggi non ha avuto spazio su album in studio, ma che è stato un grande cavallo di battaglia nelle esibizioni concertistiche tra fine anni '70 e inizio '80. L'apertura è affidata ad un'introduzione di tastiere che creano un tappeto su cui si inserisce l'elegiaco e conturbante coro femminile. Dopo quasi 5 minuti di vocalizzi affascinanti le tastiere attaccano con un riff ossessivo ed ipnotico e la batteria si inserisce con un ritmo maniacale. Tastiere e batteria proseguiranno con quest'andatura per tutta la durata del lunghissimo brano con pochissime variazioni ad intervalli semiregolari. In questo contesto, oltre gli interventi sempre precisi dei fiati e, soprattutto, della chitarra, notiamo Vander che si lancia in vocalizzi lunatici, dapprima recitati ed esibendosi poi in un canto ossessionante ricco di variazioni di timbro e tonalità (apprezzabile anche il contributo delle coriste). Basterebbe la presenza di "Zess" per acquistare questo cd, che merita la massima attenzione anche per la discreta qualità audio. Segnalo che di questo concerto esiste anche una interessante videocassetta

MAGMA: THEATRE 140 - Concert 1971 - Bruxelles (1996)
Ancora un doppio cd che cattura i primi Magma, quelli orientati più sul jazz-rock, ma in dirittura di lancio per una musica più potente. Infatti, a fianco di belle esecuzioni di brani dei primi due album si segnala l'interessante la proposta di un'embrionale "MDK" eseguita per la prima volta dal vivo. Belli ed interessanti, quindi, i contenuti, ma nettamente scadente la qualità audio.




MAGMA: OPERA DE REIMS - Concert 1976 (1996)
Spettacolare triplo con esibizione del 1976 proposta dalla stessa line-up di "Theatre du Taur". "De futura", "Kohntarkosz", "Theusz Hamthaak", "MDK" ed una lunga improvvisazione con tanto di assolo di batteria di Vander... Può bastare?

 
 
 

MAGMA: MEKANIK KOMMANDOH (1992)
Registrata nel 1973, si tratta di una versione di "Mekanik Destruktiw Kommandoh" in cui a Christian e Stella Vander, Blasquiz, Garber, Manderlier e Lambert si aggiunge il coro dell'orchestra Storchhaus che rende, se possibile, ancora più maestosa l'opera in questione. Un'altra versione straordinaria dell'opera più nota dei Magma.




MAGMA: BBC 1974 - Londres (1999)
Interessantissimo documento registrato per la celebre radio britannica il 14 marzo 1974. Belle versioni di "Theusz Hamthaak" e "Kohntarkosz" in quasi un'ora di musica da parte di un gruppo in grande spolvero (Vander, Blasquiz, Olmos, Grailler, Bikialo e Top)





Maggio 2005

Ultimo aggiornamento (Martedì 19 Gennaio 2010 17:43)