THE SPAGHETTI EPIC 2


(2007, Musea)

Si ritorna agli spaghetti-western. Si ritorna a Sergio Leone.
Dopo l'omaggio al cinema giapponese di Akira Kurosawa e il suo 7 samurai, il nuovo progetto Colossus torna a far tappa nella nostra penisola puntando nuovamente sulla cinematografia del regista italiano e, specificamente, sulla famosissima pellicola Il buono, il brutto, il cattivo.
Si mantiene, rispetto all'ultima uscita, il formato di singolo cd con tre band e tre suite, ognuna delle quali è dedicata ai personaggi protagonisti del film, Sentenza, Tuco e il Biondo. Ricordiamo che nella trama i tre, insieme, ma senza alcuna fiducia l'uno nell'altro, sono alla ricerca di una cassa di dollari e dopo una serie di scontri, sullo sfondo di un West nel pieno della guerra di secessione e con una colonna sonora morriconiana da brividi, giungeranno ad un epico duello finale.
Passando ai protagonisti musicali, in questa occasione troviamo i Randone, la Voce del Vento e i Tilion (tutti già presenti nel primo Spaghetti Epic). Anche stavolta è stato richiesto ai gruppi di impegnarsi in una lunga composizione, di oltre venti minuti, invitandoli ad utilizzare strumentazione e sonorità che ricalcassero il progressive italiano degli anni '70. Possiamo perciò dire che sappiamo bene cosa aspettarci dai progetti Colossus e cioè un rock sinfonico dai suoni vintage e reminiscenze di band quali Banco, PFM, Museo Rosenbach, Orme ecc. E se, ormai, manca il fattore novità, la sicurezza è rappresentata da una qualità sempre elevata, come va a dimostrare anche questo The Spaghetti Epic 2.
Un'ultima nota prima di passare alla descrizione delle suite: questo cd doveva vedere la partecipazione dei mattatori del primo The Spaghetti Epic, ovvero quegli Haikara che avevano regalato un gioiello preziosissimo con la composizione The West. Il fato ci ha privato due anni fa della mente principale della band, Vesa Lattunen, a cui il lavoro è dedicato.

Track A1 - RANDONE: IL BUONO
Ai Randone l'onore e l'onere di aprire il cd. Il buono è la suite presentata e l'inizio indolente e sinfonico allo stesso tempo (con tanto di omaggio al celebre tema morriconiano del film) è una partenza ben promettente. Dopo due minuti e mezzo di sola musica entra in scena il cantato (in italiano) del leader e l'atmosfera si fa più vivace per merito di una chitarra tagliente e ruspante (non priva di spinte classicheggianti) e dei brevi, ma incisivi, interventi del sax. Anche le ritmiche spedite contribuiscono a creare una tensione sonora ottimale. La band di Nicola Randone, in pratica, non fa altro che confermare quei progressi mostrati negli ultimi anni, riuscendo a mantenere una propria identità, caratterizzata da un rock sinfonico personale, intelligente e accattivante allo stesso tempo. La base musicale impregnata di progressive anni '70 si unisce a soluzioni cantautoriali e ad una orecchiabilità di fondo che non fa perdere in qualità alla suite. Il continuo alternarsi di parti cantate e strumentali (e qui anche le tastiere fanno la loro bella figura, con tanto di moog, organo Hammond e mellotron), che si protrae fino alla fine della composizione, non appesantisce l'ascolto ed è, anzi, un punto di forza di questi primi 25 minuti.

Track A2 - LA VOCE DEL VENTO: THE BAD
Ricordiamo che, a dispetto dell'italianissimo nome, La Voce del Vento è una band formata da due musicisti inglesi, Andy Tillison e Guy Manning, noti per la loro presenza nei Parallel or 90 Degrees. La partecipazione del duo allo Spaghetti Epic 2 è incentrata sulla suite The Bad. Il drammatico crescendo iniziale porta subito nel vivo della composizione, che si sviluppa su una serie di bei temi musicali guidati ora dalle epiche tastiere, ora dalle raffinate chitarre. Positivi anche gli interventi cantati, sia per le melodie vocali, sia per i timbri, anche se alcuni momenti un po' troppo diretti e al limite del commerciale sembrano un po' troppo in contrasto con il resto. Rimangono una serie di discreti spunti sinfonici e volendo prendere qualche punto di riferimento per questa traccia, citerei Genesis, Banco e il new-prog in genere.

Track A3 - TILION: IL BRUTTO
Si finisce con i Tilion, la cui suite Il brutto, dopo una breve introduzione atmosferica, entra nel vivo con un certo nervosismo chitarristico che sembra quasi seguire schemi attuati dagli A Piedi Nudi negli anni '90 e, quindi, con vaghi rimandi al Balletto di Bronzo. Verso i tre minuti si ha un cambiamento virando in una direzione quasi jazz-rock, senza perdere vivacità e riprendendo anche le sonorità iniziali. Pian piano, poi, si avvertono sempre più i riferimenti classicheggianti: il piano comincia a ritagliarsi spazi importanti, le variazioni di tempo favoriscono situazioni più distese e melodiche e gli intrecci strumentali riportano alla mente la PFM (anche se per lo più si mantiene una certa oscurità di fondo come ben fanno i contemporanei e connazionali Maschera di Cera). Passano i minuti e aumenta la consapevolezza di essere di fronte ad una composizione estremamente meritevole per la capacità di unire energia, cuore e delicatezza con una serie di finezze musicali e di cambi di rotta che mostrano talento sia esecutivo che compositivo. Le numerose variazioni di tempo e di atmosfera non sembrano mai forzati; anzi, sembrano susseguirsi con una linearità ed una naturalezza eccezionali. A dare ulteriori punti a favore dei Tilion e del loro apporto allo Spaghetti Epic 2 ci pensano echi di Genesis in alcuni lodevoli sviluppi chitarristici di matrice hakettiana ed una conclusione inizialmente malinconica e pianistica e poi quasi rabbiosa negli ultimi secondi.

Peppe
Marzo 2007

Ultimo aggiornamento (Martedì 24 Novembre 2009 18:41)