L’origine del termine convenzionale “Zeuhl”, utilizzato per definire una nuova proposta musicale che sconvolgerà l’Europa nei primi anni '70, è da associare ad uno dei gruppi fondamentali nato in quel periodo: i Magma.
Francesi, guidati dall’eclettica e forte personalità di Christian Vander, batterista, cantante, pianista e maggior compositore della band, hanno fuso in maniera originale musica colta, jazz e rock, il tutto condito da una lingua nuova, il “kobaiano”, capace di caratterizzare il proprio programma in uno stile assolutamente inconfondibile. Tutto comincia con un coraggioso doppio concept album uscito nel 1970, "Kobaia", che darà vita ad un fenomeno musicale tra i più singolari ed interessanti dell’epoca, una musica insolita e geniale i cui elementi caratteristici attingono a piene mani dall’amore sviscerato di Vander per Coltrane, Stravinskij, Orff, Messiaen. Tempi dispari, insoliti poliritmi, intervalli di quinta diminuita, sequenze armoniche reiterate fanno da base a melodie appena sussurrate e di grande fascino. Ci si avvale di un organico strumentale, distinto da una sezione ritmica peculiare di batteria e basso (a volte i bassi sono due) in cui troviamo chitarra, tastiere (tra cui uno stupendo Fender Rhodes), pianoforte, fiati, voci soliste e cori, in pratica quanto di più vicino ci sia ad un'orchestra in un gruppo rock.
Nulla viene concesso alla facilità dell’ascolto; la musica, inizialmente vicina a certe cose dei Soft Machine con influenze dell’est Europa, si fa sempre più ossessionante, ripetitiva, cruda nell’assenza del semplice motivetto da fischiettare, ma esercita una grande attrazione. Una musica così stravagante, possente, inverosimilmente avvincente non poteva essere supportata da un linguaggio convenzionale, ed ecco che Vander si inventa il “kobaiano”, un linguaggio estroso, affine all’asprezza delle lingue germaniche, capace superbamente di dar voce all'unicità della proposta dei Magma.

I testi del primo doppio album declamano di viaggi immaginari e fantastici dalla Terra al pianeta Kobaia, di incontri tra i rispettivi abitanti, degli orrori e delle inevitabili distruzioni terrene ma, in particolar modo, della metaforica gioia, bellezza e saggezza del nuovo pianeta.
Come si legge nel retrocopertina di "Mekanik Destruktiw Kommandoh", l’argomento trattato, predicato dal profeta Nebehr Gudahtt ispirato e guidato dallo spirito dell’universo, arriva sino al «giudizio dell'Umanità per tutta la sua crudeltà, la sua disonestà, la sua inutilità, la sua volgarità e mancanza di umiltà».

I Magma diventeranno dei capiscuola, generando una serie di altri gruppi che ne ripercorreranno lo stile, ampliando il fenomeno zeuhl.

Ne citerò alcuni, senza presunzione di completezza:

Zao: probabilmente l’unica vera scissione dalla madre Magma, proporranno un sound più lontano dalle cupe atmosfere magmiane e vicino ad un jazz rock di stampo inglese, tipico dei Soft Machine da “Third” in poi, con influenze dell’est europa;

Offering: è un progetto di C. Vander, dedicato alla memoria di J. Coltrane, basato essenzialmente sull’uso della voce, soprattutto in cori. Pochi gli interventi strumentali, quasi sempre acustici. Nati nella metà degli anni '80 parallelamente all’attività dei Magma, gli Offering producono anche alcuni brani di questi ultimi completamente riarrangiati;

Weidorje: all’attivo una sola stupenda prova su cd/lp. Formazione 100% zeuhl guidata da due ex Magma, P. Gauthier e B. Paganotti;

Eskaton: francesi che, svincolati dall’uso del kobaiano, saranno capaci di sviluppare un'idea personale interessantissima, laddove gli insegnamenti magmatici prendono corpo in un contesto più rock;

Potemkine: si caratterizzano per le loro variazioni tonali, ora nebbiose ed inquietanti partiture ora cori celesti che squarciano il cielo con improvvisi raggi di luce. Influenze jazz e canterburiane per una musica complessa e pulsante;

One Shot: è una creatura recente, formata per i tre quarti da componenti attuali dei Magma, abile a reinventarsi un jazz dalle tinte fortemente elettriche, oscure, dense di inquietudine;

Archaia: francesi, a metà strada tra Heldon e Magma; chitarra, sintetizzatore e basso per uno space-rock-zeuhl;

Dün: francesi, il cui unico album pubblicato, "Eros", è un must! La loro musica, dai toni foschi e misteriosi, presenta influenze canterburiane e RIO;

Runaway Totem: italiani, hanno incarnato il verbo di Vander & soci traducendolo in una proposta musicale orientata verso il dark-prog-metal;

Universal Totem Orchestra: italiani, con all’attivo l’intrigante lavoro intitolato “Rituale alieno”;

Happy Family: giapponesi, prevalentemente con connotati RIO, richiamano certe ambientazioni zeuhliane;

Il Berlione: giapponesi, simili agli Happy Family;

Uppsala: trio francese di jazz rock con batteria, basso e chitarra, intriso di atmosfere zeuhl.

                       (10 TITOLI IMPRESCINDIBILI IN CD)

MAGMA – Kobaia (1970) – 2Cd
MAGMA – 1001° Centigrades (1971)
MAGMA – Mekanik Destruktiw Kommandoh (1973)
MAGMA – Kontarkosz (1974)
MAGMA – Hhai/Live (1975)
DÜN – Eros (1981)
ESKATON – 4 Visions (1979)
ZAO – Z=7L (1973)
WEIDORJE – Same (1978)
POTEMKINE – Triton (1977)

Geppo
Giugno 2002

Ultimo aggiornamento (Sabato 13 Giugno 2009 19:26)