E' il 1992 quando l'ambiente del metal viene scosso dal notevole successo che riesce ad ottenere un gruppo newyorkese con l'album "Images and words". Si tratta dei Dream Theater, che avevano al loro attivo già un disco tuttavia passato inosservato. Col nuovo lavoro questo quintetto (voce-chitarra-tastiere-basso-batteria, tipico del rock sinfonico) mette in mostra straordinarie capacità tecniche in brani dall'ampio respiro, attraverso incredibili diavolerie tra tempi dispari, spettacolari intrecci strumentali e momenti dal sapore epico. Per realizzare tutto questo sono estremizzate certe soluzioni dei Rush e si inseriscono in un contesto di sonorità specificatamente metal (chitarre ruggenti, ritmi veloci e violenti) delle strutture tipiche di certo rock sinfonico, cioè brani lunghi, cambi di tempo e di atmosfera, contaminazioni di vari generi, ampio uso delle tastiere con qualche vago rimando classicheggiante.
Sebbene non propriamente innovativo (si pensi ad alcuni episodi degli anni precedenti di Iron Maiden, Metallica, Queensryche e Fates Warning) questo stile non era mai stato proposto in maniera così netta e si comincia a parlare di metal progressive. Sulla scia del successo dei Dream Theater, che crescerà nel corso degli anni, un numero incredibile di nuovi gruppi inizia a venire alla ribalta prendendo spunto da queste caratteristiche. Così Magellan, Mastermind, Shadow Gallery, Threshold, Sieges Even, Tiles, Vanden Plas, Sanvoisen, Symphony X, Pain of Salvation, Ark, gli italiani Evil Wings, Black Jester, Time Machine, Zen, Helreid e numerosi altri nomi riescono a cavalcare l'onda di un simile boom, ottenendo i favori del pubblico.
In realtà, la stragrande maggioranza degli artisti che nascono per proporre prog metal non riesce ad andare molto al di là di una mera riproposizione di quanto fatto dai Dream Theater, e solo pochi possono essere considerati gli episodi degni di nota. Al punto che a volte si trovano più spunti di interesse in alcuni dei numerosi side-projects del "Teatro dei Sogni" (Liquid Tension Experiment, progetto strumentale, altamente tecnico e con una grossa percentuale di improvvisazione; Platypus, interessante fusion aggressiva; Mullmuzzler, vicini ad un maestoso hard-rock; Planet X, a cavallo tra metal, prog sinfonico e fusion). Sul prog metal, in effetti, pesa il fatto che si tratta di un genere ibrido che in realtà non dice nulla di particolarmente nuovo, unendo la potenza del rock duro e le strutture del rock sinfonico. Per questo e per altri motivi (anche generazionali) il prog metal risulta un po' malvisto dai puristi del progressive, che raramente vi trovano motivi di interesse. Senza dubbio i Dream Theater hanno il merito di aver aperto la strada a numerosi gruppi giovani e di aver avvicinato una piccola parte del pubblico metal a certo rock sinfonico. Ma il gruppo newyorkese ha dalla sua strabilianti capacità tecniche che in pochi hanno mostrato di avere. Non bisogna poi dimenticare che, come accennato, prima di loro c'erano già state non poche avvisaglie di questa contaminazione tra hard-rock e progressive. Con questo, non intendo riferirmi esclusivamente al metal tecnico di Queensryche e Fates Warning di fine anni '80, ma a qualcosa di più radicato.
Infatti, già all'inizio degli anni '70 gruppi come Uriah Heep, Patto e May Blitz avevano evidenziato simili caratteristiche; e come dimenticare qualche episodio della classicissima triade dell'hard-rock Led Zeppelin/Deep Purple/Black Sabbath, in cui il prog era tutt'altro che lontano? Inoltre, non si può certo sottacere l'ottima carriera dei canadesi Rush, che in quasi trent'anni hanno sposato alla perfezione hard-rock, prog, tecnica e tecnologia, o degli statunitensi Kansas, tra hard-rock e prog sinfonico agli inizi, per spostarsi poi più sul filone AOR. In conclusione, si può dire che quando si parla di prog metal, hard prog et similia si fa riferimento ad un ramo un po' ibrido del progressive, che non risulta "puro" al 100% come gli altri sottogeneri; un ramo di cui alcuni negano anche l'esistenza. Fatto sta che i gruppi di tali generi hanno un discreto seguito, anche se spesso i loro fan raramente si spingono oltre, finendo col confondere prog metal e progressive che, fondamentalmente, sono due cose diverse.

Peppe
Novembre 2002

Ultimo aggiornamento (Sabato 13 Giugno 2009 19:33)